La saggezza di Mike Mentzer (terza parte)
Domande e risposte sull’Heavy Duty
di John Little
Addominali
D: Ho letto i libri di Mike Mentzer: “High Intensity Training: The Mike Mentzer’s Way” e “The wisdom of Mike Mentzer” e ho capito perchè l’allenamento ad alta intensità sia il modo migliore per costruire muscoli e aumentare la forza. Ho già aumentato un po’ la massa muscolare, ma adesso voglio migliorare il mio addome e perdere grasso. Non vedo molti esercizi mirati per gli addominali in questi libri, cosa suggerisci?
R: Mike Mentzer affronta il tema addominali molto spesso nei suoi scritti, forse dunque hai saltato queste sue parole:
“La maggior parte delle persone con cui parlo giornalmente si allenano da molto tempo: anni o addirittura decenni. I loro addominali sono già in una condizione decente, anche se coperti da uno strato di grasso. In questi casi suggerisco di interrompere l’allenamento diretto dell’addome per un periodo visto che gli esercizi previsti nelle schede Heavy Duty già forniscono uno stimolo indiretto su questo muscolo molto intenso.
Molti dei miei clienti in palestra si lamentano per il bruciore addominale dopo aver eseguito il push down per tricipiti. Il programma che raccomando sicuramente manterrà e talvolta migliorerà la forma dei tuoi addominali. Indirizza le energie che usavi per allenare l’addome per stimolare la crescita sui gruppi muscolari più grossi.
Se sei particolarmente preoccupato riguardo alla condizione degli addominali o hai una gara imminente, allora allenali. Ricorda in ogni caso che gli addominali sono un muscolo scheletrico come il petto, il dorso, i bicipiti e così via. Quindi rispondono allo stesso tipo di stimolo: l’alta intensità. Allena gli addominali solo nel giorno delle gambe, eseguendo dei sit-up su panca inclinata per 15-25 ripetizioni al cedimento. Se riesci ad eseguirne più di 25 usa un sovraccarico sul petto tale da permetterti di rimanere nel range stabilito.
Come cominciò Mike Mentzer?
D: Ho letto qualunque cosa potessi su Mike Mentzer, ma non sono riuscito a trovare nessuna informazione riguardo a come entrò nel mondo del bodybuilding e quale fosse la sua prima routine. Puoi aiutarmi?
R: Assolutamente. Queste sono domande che sia io che altri tecnici abbiamo chiesto a Mike ad un certo punto della sua carriera. Mike scoprì per la prima volta il mondo del bodybuilding quando aveva 12 anni e stava accompagnando la madre in un negozio di spezie in Pennsylvania. Mentre era al supermarket i suoi occhi caddero su una rivista che aveva in copertina la foto del leggendario bodybuilder Steve Reeves. Secondo Mike:
“E’ stato amore a prima vista; ora avevo capito che quello era l’aspetto fisico che volevo avere e che quello era lo sport in cui avrei voluto gareggiare.”
La madre di Mike acquistò la rivista ed egli la lesse con grande interesse. Poi chiese a suo padre di acquistare un set di manubri. Gli venne regalato a Natale. Ancora ascoltiamo le parole di Mike:
“Mi ricordo che ero molto magro quando iniziai a praticare bodybuilding, anche se eseguivo le flessioni, trazioni e movimenti classici che vengono insegnati nelle ore di educazione fisica a scuola. Non sapevo nulla di bodybuilding ovviamente, ma quando iniziai ad utilizzare i manubri e lessi il manuale di utilizzo di essi, iniziai a migliorare.”
Mike ammise che accumulò muscoli in maniera semplice principalmente grazie alla sua strabiliante genetica:
“Chiunque fosse stato in questo settore avrebbe visto il mio potenziale genetico. Penso di essere stato fortunato ad avere dei genitori dai quali ho ereditato dei fattori genetici che mi hanno fatto diventare un campione di bodybuilding abbastanza rapidamente (non che non abbia fatto fatica eh!)”
Iniziò ad allenarsi e ebbe subito grossi aumenti di massa muscolare:
“Dal momento in cui iniziai a praticare bodybuilding all’età di 12 anni fino ai 15 anni mi allenai in maniera abbastanza attenta e produttiva. Non capii la produttività di questa routine per molti anni. Insieme al set di manubri che mio padre mi comprò c’era in allegato un libretto di istruzioni che consigliava ai principianti di non allenarsi più di 3 volte per settimana, eseguendo 3 serie per ogni muscolo. Passai da un peso iniziale di 45 kg con 20 cm di circonferenza braccio ad un peso di 75 kg con 35 cm di braccio. Non male per un bambino di 15 anni!
Quando guardo indietro al mio passato, penso che avrei potuto fare molto meglio se fossi rimasto fedele a quel libretto di istruzioni visto che avevo avuto i migliori risultati della mia vita. Allora, decisi di accelerare ulteriormente i miei processi di crescita eseguendo ancora più allenamento. Pensai che se 3 serie mi avevano dato questi risultati, allora 6 serie ne avrebbero dati ancor di più. Ovviamente non funzionava così, ma è un errore che molti bodybuilder commettono. Rimarresti sorpreso nel sapere quanti atleti avanzati pensano ancora che la crescita muscolare funzioni in questo modo. Essi si basano sulle informazioni delle riviste di settore che predicano informazioni irrazionali e non scientifiche.”
Servirono molti anni prima che Mike imparasse l’importanza dell’aumento dell’intensità invece che del volume dei suoi allenamenti e la riduzione della frequenza tra essi. Così costruì uno dei più grandi fisici di tutti i tempi.
Motivazione
D: Mi alleno coi pesi da più di 15 anni ma recentemente mi sono stancato di andare in palestra. Cosa raccomandava Mike Mentzer per mantenere una buona motivazione?
R: Senza vedere la tua routine non posso sapere se ti stai sovrallenando; questo fenomeno porta ad una mancanza progressiva di motivazione molto rapidamente. Mike spesso affermava che la motivazione è alimentata dal “desiderio di guadagnare un valore.” Allora se stai diventando più forte e muscoloso e ciò è importante per te, allora la motivazione verrà di conseguenza. Esattamente quanto valore darai a questi obiettivi determinerà quanta motivazione avrai nell’andare in palestra. Secondo Mike:
“Se trovi difficoltà nel motivarti durante i tuoi allenamenti Heavy Duty, allora non sei convinto al 100% del valore, o importanza, dell’aumento della massa muscolare. Siediti e prendi carta e penna, e scrivi i tuoi pensieri riguardo a quanto sia gratificante aumentare la forza, la massa muscolare e una migliore immagine di se stessi. Non solo una frase, ma un paragrafo o una pagina. Rifletti sui momenti in cui hai voluto maggiormente aumentare la massa muscolare. Annota le ragioni, scrivile e commentale. Facendo ciò farai di nuovo esperienza delle emozioni associat
e ad esse. Mike credeva che le emozioni sono risposte automatiche al valore che indicano quando una persona percepisce il beneficio di raggiungerlo. Come sottolineava spesso:
“Più beneficio pensi di avere nel raggiungere qualcosa, più grande sarà la tua risposta emozionale. Meno valore dai a qualcosa, meno alta sarà la tua motivazione. Acquisire e mantenere la motivazione è qualcosa che nessuno può fare per te. La qualità della tua motivazione sarà determinata dalla qualità del tuo pensiero.”
Concludendo, ricordiamo cosa pensava Mike sulla motivazione:
“Sei l’agente del tuo stesso destino, sia che tu lo realizzi o no, sia che tu agisca o no. Solo tu puoi trovare la motivazione per sforzarti al massimo per raggiungere il tuo potenziale completo come bodybuilder. Nessun altro può farlo per te. Sviluppando una filosofia personale sullo sforzo basata su principi oggettivi richiede tempo e dedizione; ma le ricompense saranno commisurate allo sforzo fatto. Man mano che la filosofia prende forma, crescerai e sarai sempre più determinato e propositivo. Ma non puoi solo pensare ad una cosa. Devi farla! Quindi prendi visione della tua potenza nel raggiungere i tuoi valori e obiettivi. Sii un campione nelle scelte e allenati con allenamenti ad alta intensità, necessari per raggiungere il fisico che più desideri.”
Più articoli sull’Alta Intensità e l’Heavy Duty nel sito di Enrico Dell’olio