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Terapia chelante EDTA

Originariamente è stata creata per trattare l’avvelenamento da metalli pesanti come piombo, mercurio, cromo, vanadio, cadmio e altri.

Nelle persone che venivano trattate fu osservato il miglioramento di precedenti problematiche cardiovascolari, la loro angina diminuiva, la loro memoria, la loro vista e l’olfatto miglioravano e nella maggior parte dei casi si sentivano più forti.

Oggi ritroviamo nel nostro corpo concentrazioni di metalli pesanti che vanno da 400 e 700 volte in più rispetto alla generazione che visse 100 anni fa.

Questi metalli si accumulano nei grassi e nelle ossa e non possono essere eliminati, quindi il loro effetto è permanente e cumulativo.

Ma c’è di più. Sono altamente reattivi e rubano elettroni da diverse strutture cellulari generando continuamente radicali liberi che, a loro volta, danneggiano altre molecole o strutture per ripristinarne la propria.

Potremmo dire che ogni malattia cronica trova ampia correlazione con questo fenomeno, in particolare quelle che costituiscono le cause più frequenti di morte come infarti, ictus, cancro e problemi reumatici.

Ci sono molti segnali corporei che possono essere presi come avvertimenti relativi ad un deterioramento della circolazione prima di un infarto, di una trombosi, o di un altro tipo di patologia, ma hanno valore solo se siamo abili e rapidi nel riconoscerli.

Questi segni che a volte possono avere altre possibili cause sono: sensazione di pesantezza a braccia e gambe, crampi alla mano durante la scrittura, piega diagonale acuta nel lobo dell’orecchio, sensazione di formicolio a labbra e dita, una breve camminata che provoca dolori alle gambe, memoria non buona come una volta, impotenza o frigidità, caviglie che si gonfiano a fine giornata, tosse persistente e fastidiosa, mancanza di respiro al minimo esercizio fisico o sdraiati, necessità di urinare due o più volte durante la notte, un anello bianco attorno alla cornea dell’occhio, ipertensione.

Non appena compaiono alcuni dei suddetti sintomi, è necessario adottare misure correttive per prevenire un deterioramento arterioso più grave o addirittura per invertire il danno arrecato.

La terapia chetante con EDTA offre in un unico processo una serie di effetti chiave che la rendono unica.

Che cos’è la terapia chelante con EDTA?

La terapia chelante con EDTA consiste nella somministrazione endovenosa di un aminoacido sintetico EDTA (acido etilen-diammino tetracetico) o di un’altra sostanza chelante associata a complessi vitaminici, di minerali e antiossidanti per il trattamento di varie malattie e condizioni causate da depositi di calcio e/o dall’accumulo di metalli pesanti nelle arterie.

L’EDTA è una molecola che si “aggrappa” a determinati tipi di minerali e metalli rimuovendoli dal luogo che occupano.

È particolarmente indicata per il trattamento dell’arteriosclerosi cardiovascolare. Inoltre, migliora il funzionamento del sistema circolatorio e, a sua volta, l’ossigenazione e la nutrizione dei tessuti, favorendo anche il generale “ringiovanimento” dell’organismo.

Il sistema ostruito viene riattivato restituendo la giovinezza ai vasi quando si verifica il loro lento sblocco e garantendo che ossigeno e sostanze nutritive raggiungano le cellule dei tessuti di tutte le parti del corpo.

Ci sono circa 100.000 chilometri di vasi sanguigni che nutrono i nostri organi, tessuti e cellule. Se puliamo questa complessa rete di tubi possiamo aiutare a ringiovanire l’intero corpo.

La terapia chelante con EDTA è ben conosciuta negli Stati Uniti e in Germania, ma in Italia ci sono pochi professionisti medici che la praticano. Ciò, nonostante la sua utilità sia stata verificata sia nei risultati sintomatici sia dal percorso diagnostico dell’ecografia Doppler dell’eco delle vene e delle arterie.

Si tratta di un trattamento complesso integrato nella nuova branca della medicina biologica/funzionale, che prevede un nuovo approccio medico che comprenda una visione più olistica dell’individuo, al di sopra dell’analisi settoriale effettuata dallo specialista, sebbene si estenda anche all’aspetto terapeutico.

La chelazione nasce come terapeutica di alcuni processi degenerativi come l’arteriosclerosi e precisamente uno dei suoi effetti sarebbe il trascinamento del calcio da depositi anomali, metalli pesanti e tossine che danneggiano il nostro corpo e la sua successiva eliminazione attraverso le urine.

La sua azione si nota anche nella riduzione, analiticamente dimostrata, di colesterolo, acido urico e glucosio, restringimento delle arterie e riduzione del flusso sanguigno.

È una terapia che nasce negli Stati Uniti dove più di 3000 medici la praticano e circa 800.000 pazienti ne beneficiano ogni anno.

Sul sito web dell’American College for the Advancement of Medicine (ACAM), è possibile trovare un’ampia letteratura medica che dimostra come la terapia chelante con acido etilen-diammino tetracetico (EDTA) sia un’alternativa totalmente affidabile ed efficace per trattare le diverse complicanze dell’arteriosclerosi, come cardiopatia coronarica, incidenti cardiovascolari e vasculopatie periferiche.

Con questo trattamento la stragrande maggioranza degli interventi chirurgici cardiovascolari (angina pectoris, infarto, bypass e angioplastica) può essere evitata. Inoltre, c’è l’ulteriore vantaggio di arrestare il deterioramento della salute dovuto all’età e ringiovanire il corpo migliorando l’ossigenazione e la nutrizione dei tessuti responsabili del buon funzionamento del sistema circolatorio.

I metalli pesanti se depositati in acidi grassi li rendono rigidi, il che provoca una rigidità della membrana cellulare e blocca i recettori cellulari.

Favoriscono la contaminazione dei tessuti, con la loro conseguente alterazione funzionale e in base al luogo in cui sono depositati occorre e si instaura la diversa condizione patologia.

I metalli pesanti e in particolare il mercurio sono coinvolti in moltissime patologie croniche.

Il mercurio (Hg) si deposita nel grasso, preferenzialmente nel sistema nervoso centrale e nel sistema immunitario. L’intossicazione cronica provoca dolore, parestesia, disturbi del sonno e depressione ed è implicata in molti casi di autismo e iperattività infantile.

L’Hg nei grassi aumenta la fosfolipasi A2 che innesca la sintesi dell’acido arachidonico, aumentando così allergie e gli stati infiammatori in generale.

Hg moltiplica il rischio di Alzheimer per 4, mentre l’alluminio per 2.

Le principali fonti di Hg sono le amalgame dentarie, i pesci e il thimerosal dei vaccini.

Dato il sospetto clinico di patologia legata ai metalli pesanti, dovrebbe essere confermato dal test Elisa.

Tra le indicazioni per l’avvelenamento da mercurio ci sono: tutte le malattie gravi, le malattie del sistema nervoso, il cancro, i tremori, i tic e la sindrome delle gambe senza riposo, nonché le malattie immunitarie.

Viviamo in un mondo pieno di scarti chimici, denunciano gli ambientalisti. La quantità di sostanze chimiche prodotte dall’uomo ed emesse nell’atmosfera è cresciuta da 1.000 chili nel 1930 a oltre 400 milioni di tonnellate agli albori del 21° secolo.

Secondo l’Agenzia per la protezione della salute del Regno Unito, ogni mese compaiono oltre 600 nuove sostanze chimiche che vengono aggiunte alle attuali 80.000, solo gli effetti sull’uomo del 7% di questi agenti sono stati dimostrati.

Un team di ricerca della Johns Hopkins University (USA) ha scoperto che con la perdita di osso tipica del processo di invecchiamento, il piombo accumulato nello scheletro inizia a staccarsi e passa nel sangue aumentandone gli effetti tossici.

I ricercatori hanno osservato un aumento significativo della pressione sanguigna negli individui più intossicati con il conseguente rischio cardiaco coinvolto in un aumento della pressione sanguigna.

È stato notato che altre condizioni sono migliorate dopo la pulizia delle arterie, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la retinopatia diabetica, l’impotenza genitale, i problemi alla prostata, l’artrite, le vene varicose, le aritmie e l’avvelenamento da metalli pesanti.

Ogni cellula del corpo riceve la sua nutrizione direttamente o indirettamente dal sangue. Migliorando il flusso si migliora anche il potenziale di ogni cellula di ricevere i nutrienti vitali per la sua sopravvivenza.

A volte vengono somministrate vitamine e minerali ma questi non possono essere assimilati in maniera ottimale se non si è in condizioni perfette.

Il deterioramento causato dall’età comporta uno stato di ossidazione generalizzata di membrane, fluidi corporei e strutture che disabilita il sistema metabolico e il corretto funzionamento delle cellule del nostro corpo.

Vantaggi della terapia chelante con EDTA

È stato dimostrato che la chelazione ha tra gli altri i seguenti vantaggi:

  • rimuovere il calcio dalle placche ateromatose
  • Riduce la calcificazione delle valvole cardiache
  • Allevia l’angina
  • Aumenta l’elasticità delle arterie
  • Riduce e migliora le vene varicose interne ed esterne
  • Previene la cancrena
  • Aiuta a normalizzare le aritmie cardiache
  • Riduce o rilassa eccessive contrazioni cardiache
  • Migliora i sintomi del morbo di Parkinson
  • Dissolve i trombi arteriosi
  • Produce la diminuzione e la normalizzazione della pressione sanguigna
  • Riduce i livelli di colesterolo nel sangue
  • Previene la deposizione di colesterolo nel fegato
  • Migliora i sintomi dell’artrite reumatoide
  • Promuove l’aumento del potassio intracellulare
  • Elimina la tossicità cronica di piombo e metalli pesanti
  • Migliora la vista nei casi di retinopatia diabetica
  • Combatte la demenza senile
  • Migliora concentrazione, memoria, visione e riflessi
  • Migliora la libido in entrambi i sessi

Come viene fatta la terapia chelante

Il numero e la frequenza delle dosi devono essere determinati in base alla gravità dei sintomi, all’età e alle condizioni generali del paziente.

Nei casi più gravi possono servire da 24 a 40 sessioni con una frequenza da una a due volte alla settimana, come trattamento preventivo invece, vengono consigliate almeno 10 sessioni.

Il trattamento di chelazione deve essere applicato sotto stretto controllo medico qualificato ed è generalmente accompagnato da un programma nutrizionale, terapia vitaminica e somministrazione di integratori antiossidanti come il coenzima Q 10.

Va notato che l’EDTA non è un agente tossico, ma un amminoacido che non viene assorbito dal corpo, tra il 98 e il 99% viene eliminato entro 24 ore dalla sua somministrazione per via renale ed epatica.

La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato l’EDTA come conservante per molti prodotti che vengono utilizzati quotidianamente ed è considerato meno tossico dell’Asprina.
Nella sua applicazione viene utilizzato un ago sottile, ogni sessione dura dalle tre alle quattro ore e durante quel periodo il paziente può dormire, leggere o guardare la televisione.

La terapia chelante preventiva può essere eseguita prima di avere un disagio, ed è consigliabile a partire dai 35 anni.

Più costante è il trattamento, più saranno visibili i risultati e meno complicazioni esisteranno.

Naturalmente la terapia chetante a base di EDTA può e dovrebbe essere usata in tutte quelle condizioni dove sia necessaria. Questo non esclude prima e dopo la terapia un mantenimento della propria salute attraverso uno stile di vita corretto come descritto nel mio ultimo libro sull’Anti Aging Elisir.

1 comment on “Terapia chelante EDTA

  1. andrea pacifico 23 Agosto 2021 /

    ciao enrico, sono convinto che i metalli pesanti siano tra le maggiori cause dei nostri problemi fisici e mentali, dove è possibile provare la terapia chelante a milano?

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