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Ho incontrato per la prima volta Dave Mulvane ad un seminario sulla nutrizione riguardante l’uso di integratori nella nutrizione sportiva. Lui ed io siamo stati gli unici ad aver posto domande riguardanti gli integratori. Il totale disinteresse della restante parte dei presenti li faceva sembrare come dei manichini in confronto a noi.

Dopo due anni da quella volta in cui parlai con Dave Mulvane mi imbattei di nuovo in lui in una libreria nel gennaio 2008. Parlammo dei nostri punti di vista sulla nutrizione e su integratori che miglioravano la salute del cuore ed abbassavano il rischio di cancro.

Poi incentrai la discussione sull’allenamento e gli chiesi se eseguiva qualche allenamento particolare. Sorprendentemente eseguiva allenamenti non strutturati. Alluse al fatto che sollevava pesi da quando aveva 20 anni ed i migliori pesi che avesse mai raggiunto erano stati 220 kg allo squat e 80 kg alla panca piana.

Si allenava ogni giorno ed ogni workout durava delle ore. Diceva di allenarsi più duramente possibile. La mia risposta fu: “No, ti alleni solo più a lungo possibile. Se ti allenassi davvero intensamente, crolleresti dopo 20 minuti. Inoltre necessiteresti di almeno una settimana di recupero per supercompensare ed essere più forte il workout successivo”.

Invece del classico scetticismo che traspariva da molte altre persone, Dave smise di parlare e ascoltò attentamente mentre spiegavo la teoria dell’ Heavy Duty di Mike Mentzer.

Dopo la mia spiegazione mi guardò con un sorriso e disse con certezza “Oggi il mio intuito mi aveva suggerito “ESERCIZIO”. Ed eccoci qui a parlare di allenamento attraverso l’incontro fortuito con te”. Aggiunse inoltre “Sospetto che questo metodo potrebbe funzionare a causa del progresso irregolare che ho avuto in varie attività sportive”. Chiesi a Dave se volesse diventare il mio training patner. Ci pensò per un attimo e poi accettò.

Il nostro programma di allenamento insieme cominciò e continua ancora oggi. A causa del suo stile di vita salutare, Dave era in ottime condizioni fisiche quindi lo lanciai immediatamente nell’allenamento Heavy Duty. Iniziammo con la pectoral machine.

Devo ammettere che le mie aspettative non erano alte finchè non lo vidi attaccare il peso come un leone attacca un’antilope.

Dave si caricava con le mie urla, le mie imprecazioni ed i commenti positivi così raggiunse il perfetto cedimento muscolare. Dopo esserci allenati insieme per mesi, un giorno discutemmo sulla sua profonda passione per la nutrizione e come l’allenamento coi pesi era diventato una passione dopo essere passato ad allenamenti ad alta intensità. “Quando ti sei interessato per la prima volta di nutrizione? Quale fu il motivo?”

Prima di rispondere, Dave Mulvane aveva assunto un atteggiamento riflessivo e un tono malinconico, “Ero un ragazzo iperattivo, le mie ghiandole surrenali erano danneggiate, anche se ero giovane mi sentivo già vecchio. All’età di 28 anni iniziai ad avere dolori al petto, ma se mi avessi chiesto come stavo, ti avrei detto che stavo benone”.

“A 33 anni mi stavano cadendo i capelli; due anni dopo iniziarono a cadermi i denti. Devo ammettere che fumavo 3 pacchetti di sigarette al giorno e bevevo spesso. Quando mi guardavo allo specchio, era ovvio che non fossi in salute. Ecco cosa mi fece scattare l’interesse per la nutrizione” mi disse in tono malinconico.

A questo punto è importante per me spiegare alcuni dettagli riguardanti la salute fisica di Dave e sul suo stile di vita da giovane affinchè possiate trarne ispirazione dalle sue esperienze e dai suoi successi. La mentalità e l’impegno di Dave per un corpo più in salute è un esempio di ciò che Mike Mentzer intendeva quando affermava “Una persona non può realizzare i suoi obiettivi finchè non li visualizza chiaramente nella sua mente”.

“Ebbi un grave attacco di cuore a 34 anni, persi i sensi mentre ero al lavoro cadendo tra neve e fango. Mia moglie mi portò all’ospedale e mi obbligò a camminare per 20 metri finchè dovetti sedermi e riposarmi. I dolori al petto erano insopportabili! Finalmente mia moglie mi convinse a fare un EKG che confermò che avevo effettivamente avuto un attacco di cuore. Fu quell’episodio che mi spronò nel fare cosa occorreva, ad affrontare qualunque rischio necessario per migliorare la mia vita” mi disse con tono di sfida.

“Spiegami la tua esperienza quando tornasti a scuola per ottenere la tua laurea in nutrizione” gli chiesi. “Dunque, all’inizio cambiai molto sul mio stile di vita, incluso il modo di pensare, smisi di fumare, di bere alcolici e di bere caffè,” disse con orgoglio. “Dopo un anno e mezzo circa iniziai a sentirmi meglio e provai ad aiutare le persone accanto a me che stava soffrendo a causa di malattie. Il problema era che non avevo credibilità” mi disse con tono frustrato. “Tornai a scuola nel 1984 e ottenni la laurea in nutrizione con il proposito di aiutare il più possibile coloro che mi stavano attorno” mi disse con un sorriso. “Col tempo hai iniziato ad allenarti coi pesi perchè hai notato che stavi perdendo massa muscolare”, gli chesi. “Pensavo che avrei ottenuto tutto ciò di cui necessitavo dall’integrazione e dall’alimentazione e consideravo l’esercizio una perdita di tempo,”esclamò. “Conclusi però che a quel punto della mia vita forse era necessario e andai in palestra per circa 3 settimane; detto francamente, odiavo allenarmi coi pesi.

Dovevo guidare molto per arrivare in palestra, allenarmi qualche ora, socializzare un poco e farmi la doccia. Questo mi rovinava la maggior parte della mia giornata! Non mi divertivo a fare tutto ciò,” disse in maniera disgustata. “Non so perchè non mi stavo divertendo, ma forse era perchè era faticoso,” disse ridendo. “Gli allenamenti erano lunghi e noiosi con molte serie e ripetizioni. Sentivo che non stavo ottenendo i guadagni in proporzione alla fatica e sentivo che il metodo di allenamento non era ottimale per raggiungere dei risultati ottimali. Mi allenavo più di mezza giornata e mi chiedevo sempre se ne valesse la pena fare tutto questo, ma soprattutto mi chiedevo dove stava finendo la mia vita sociale. Da ultimo mi chiesi se ero soddisfatto di tutto ciò e la risposta fu NO!”.

“Ci siamo allenati usando l’Heavy Duty per una volta a settimana. Ti è piaciuto questo tipo di allenamento?” gli chiesi. “Mi disse con entusiasmo che era davvero felice della scelta fatta. E’ come un qualche tipo di vittoria.

Il minimo tempo investito nell’allenamento per un guadagno massimo. Vedo e sento la differenza nella quantità di massa muscolare. Il libro intitolato “High Intensity Training, the Mike Mentzer’s way” mi aiutò davvero molto nel comprendere i concetti di intensità, volume e frequenza.

Ora mi sento più energico dopo ogni allenamento. “Dunque Dave, cosa hai imparato dall’utilizzo del sistema Heavy Duty?” gli chiesi. Egli replicò con un sorriso, “Ho imparato ciò che sospettavo quando ci siamo incontrati per la prima volta.

Ho capito che i risultati ottenuti possono essere più di quelli che davvero ci aspettiamo, allenando un gruppo muscolare per una volta a settimana ho ottenuto davvero ottimi risultati”.

Qui di seguito ci sono gli esercizi che eseguivamo e l’impressionante progressione nell’aumento dei carichi durante i 14 mesi di allenamento.

Marzo 2008                                                  Maggio 2009
Peck deck 50 lbs. x 10 reps                        Peck deck 90 lbs. x 10 reps
Pull down 70 lbs. x 16 reps                        Pull down 140 lbs x 25 reps
Upright row 20 lbs. x 12 reps                    Upright row 70 lbs x 12 reps

Seated row 80 x 12 reps                             Seated row 140 x 6 reps

Dave Mulvane, 69 anni. Ha un fisico molto più armonico e sviluppato rispetto ai suoi coetanei.

Dave Mulvane
Dave Mulvane di schiena
Dave Mulvane
Dave Mulvane doppi bicipiti