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La corsa negli sport da combattimento, un mito da sfatare

La corsa negli sport da combattimento, un mito da sfatare
Mattia Cappelletti impegnato in un allenamento al sacco

Sono qui per raccontarvi la mia esperienza sul cambiamento delle metodiche dei miei allenamenti.

All’inizio della mia carriera agonistica, durante le preparazioni ai match eseguivo, oltre alle sedute in palestra, 2/3 ore settimanali di jogging. Ritenevo fondamentale questo esercizio per il mio sport, il pugilato, perchè vedevo tutti gli altri atleti allenarsi in questo modo.

Così ho proseguito per parecchi anni ottenendo dei buoni risultati, sia durante i match, sia per tenere controllata mia percentuale di grasso corporeo e quindi restare nella mia categoria di medio-massimo. In seguito, iniziando a percepire stanchezza durante gli allenamenti e le competizioni, mi sono chiesto che cosa ci fosse di sbagliato nelle mie preparazioni.

Mattia Cappelletti durante un allenamento di sparring
Ancora Mattia Cappelletti durante un allenamento di sparring

Parlandone con Enrico Dell’olio, mio grande amico e grande esperto in preparazioni atletiche, egli mi consigliò di abbassare il volume totale dei miei allenamenti, quindi togliere tutto ciò che poteva essere superfluo e tenere validi solamente gli esercizi più specifici di base. Ho continuato ad allenarmi con: il vuoto, le figure ai pads, lo sparring, il sacco e la mia seduta settimanale con i pesi, escludendo LA CORSA. Ovviamente seguivo i principi dell’ H.I.T., riducendo il tempo impiegato durante le mie sedute in palestra da 2 ore a 45 minuti e aumentando l’intensità portandola al 100%.

Qualche settimana dopo, mi sono sentito meno stanco e più energico,senza aumentare di peso pur mantenendo il medesimo apporto calorico.

Dopo questa preparazione ho disputato un match, combattendo per 6 rounds da 3 minuti, avendo un esito molto positivo, sia a livello aerobico senza andare in debito di ossigeno, sia a livello di riflessi e velocità.

Poichè nel pugilato si disputano rounds da 2/3 minuti, non è necessario correre per allenare la parte aerobica, perchè ciò avviene già nell’esecuzione degli esercizi di base sopracitati.

Qualora si disputassero oltre 8 rounds si può pensare di aggiungere una piccola parte di esercizi aerobici, ad esempio combinazioni al sacco per un tempo più prolungato, tenendo controllata la frequenza cardiaca.

Così facendo,oltre che lavorare a livello aerobico, miglioreremmo la nostra tecnica e i nostri movimenti saranno sempre più fluidi, visto che siamo pugili e non maratoneti!

La corsa, oltre a non essere utile in questo caso, mi aveva portato ad un elevato sovrallenamento psicofisico. Il jogging può risultare un esercizio alquanto leggero, ma non è così.

Un esempio: se al mattino eseguivo un’ora di corsa, la sera mi sentivo ancora molto stanco ed affaticato per poter affrontare la mia seduta in palestra.

Considerando che con la corsa non è raro recar danni alle articolazioni, consiglio di non sprecare tempo,energie e salute.

Buon allenamento !!!