Gli amminoacidi ramificati (BCAA) sono sicuramente uno tra gli integratori più utilizzati nel mondo del bodybuilding e sicuramente a ragione.
Ricordo ancora quando iniziai ad allenarmi che il primo integratore che mi venne proposto furono proprio gli amminoacidi ramificati, dopo 30 anni di studi oggi sappiamo bene che questi tre amminoacidi ( L-leucina. L-isoleucina e L-valina ) costituiscono per il 40% i nostri muscoli e che in particolar modo la L-leucina agisce direttamente sulla sintesi proteica nel muscolo, possiamo quindi definire questa molecola come altamente anabolica.
Ma non solo, le evidenze scientifiche ci dicono che se assunti prima dell’allenamento, in parte, per gluconeogenesi, vengono convertiti in glucosio contribuendo così a mantenere stabile la glicemia durante l’esercizio fisico, inoltre, all’interno della cellula, esercitano una vera e propria azione tampone rallentando l’impatto negativo del lattato sulla prestazione ( più ripetizioni disponibili ).
Assunti alla fine dell’allenamento invece velocizzando il recupero agendo direttamente sulla sintesi proteica muscolare.
Un’altra importantissima azione emersa in questi anni dai tanti studi che sono stati effettuati sugli amminoacidi ramificati è quella epatoprotettiva, spesso ormai vengono utilizzati nelle epatiti o nella cirrosi epatica per stabilizzare e migliorare la funzione dell’organo.
Per ultima, ma non meno importante, è stata riscontrata una forte azione antiaging di queste molecole, cosa volere quindi di più da un singolo integratore?
Nel video qui di seguito a cura di Enrico Dell’olio proviamo ad approfondire l’argomento.