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Articoli allenamento, Bodybuilding, Fitness

Ciclizzazione nell’allenamento Heavy Duty di Mike Mentzer

Cosa intendiamo per ciclizzazione nell’allenamento?

Occupandomi esclusivamente di tecniche HIT ( High Intensity Training – Heavy DutyProtocollo Ibrido HD/ZT), farò riferimento esclusivamente a questa sfera e, in particolar modo, agli atleti che hanno raggiunto uno stadio avanzato del loro livello di preparazione, bisognosi di sempre più variabili di allenamento nelle loro routine.

E’ doveroso introdurre il significato scientifico ed oggettivo di esercizio fisico.

L’esercizio fisico si riferisce ad un vigoroso sforzo muscolare, effettuato con l’intenzione di produrre “un’ incursione” nelle totali capacità funzionali del nostro organismo, al fine di stimolare una risposta fisiologica adattativa che vada a potenziare quelle stesse capacità di cui sopra.

La somministrazione dell’esercizio -simile appunto all’assunzione di un farmaco- deve essere la più accurata possibile. Per applicare correttamente la quantità necessaria, è basilare conoscere e comprendere la funzione di ogni singolo principio che governa la scienza dell’esercizio.

  • Intensità
  • Volume
  • Frequenza
  • Sovraccarico progressivo
  • Individualità
  • SAID ( adattamento specifico ad una domanda imposta )

Si può constatare che la misura dei progressi ( eventualmente anche la mancanza dei tali ), ottenuti in sala pesi, è basata sulla risposta adattativa generale dell’organismo ( SAID ). L’adattamento è così specificamente correlato alla natura della sua domanda e, come tale, riflette obiettivi, necessità, abilità e limiti del praticante.

Un errore comune tra i praticanti è la considerazione parziale solo di alcuni dei principi citati sopra e l’ignoranza o la non dovuta attenzione dei rimanenti.

Un esempio è la formulazione dei propri programmi focalizzando l’attenzione in modo assoluto al principio dell’ intensità, pensando così che il raggiungimento del momentaneo cedimento del muscolo allenato sia sempre la chiave di volta per l’ ipertrofia, insieme ai guadagni di forza ottenuti di seduta in seduta.

Così facendo, si rischia la non ottimizzazione dei risultati, praticando una routine non ideale per la propria individualità e raggiungendo un adattamento generale      ( omeostasi ); inoltre, ci si può imbattere in una perdita delle capacità funzionali, provando sintomi molto simili al sovrallenamento o overtraining, facendo completamente errare le scelte effettuate dal praticante.

Ho imparato a percepire l’esercizio in maniera più globale, considerando la domanda generale imposta sull’organismo. La necessità di cambiamenti e ciclizzazione dei propri programmi di allenamento è fondamentale se l’obiettivo è quello del massimo sviluppo di nuova massa muscolare ed il raggiungimento del potenziale limite genetico nel minor tempo possibile.

Sviluppare ed applicare differenti cicli a lungo termine, con la conseguente analisi dei risultati delle performance precedenti su un più breve lasso di tempo, dove la domanda totale varia ripetutamente, apporta nuovi tipi ti stimoli ( shock ) all’organismo con conseguenti benefici sia fisici che mentali in termini di motivazione.

In conclusione, la corretta manipolazione della DOMANDA GENERALE e lo sviluppo dei propri piani di allenamento in anticipo, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi personali, evitando così di cadere nell’arbitrarietà degli stessi.

La paura per il fallimento può a volte dominare la voglia di successo inducendoci a commettere l’errore di non modificare i propri schemi ( a prescindere dalla loro validità ). La continua sperimentazione su noi stessi è la sola ragionevole via percorribile per il successo.