Articoli allenamento, Bodybuilding
Bodybuilding
Gianluca Mazzolini alla Notte dei Campioni

Riflessioni sull’alto volume e l’alta intensità nel Bodybuilding.

Fino a pochi anni fa l’Alta Intensità, come branca del Bodybuilding, neppure esisteva, oggi è sulla bocca di tutti, anche se sono molto pochi a sapere di cosa realmente si parla.

Basta dare un’occhiata e leggere i tanti Forum che troviamo in rete per renderci conto che c’è veramente tanta gente che si riempie la bocca parlando di Heavy Duty, Zone Training e Protocollo Ibrido HD/ZT ma, nella maggior parte dei casi, non si sono nemmeno allenati con queste metodiche o, se lo hanno fatto, non le hanno interpretate correttamente.

La Cultura Fisica in versione Alta Intensità è uno sport completamente diverso da quello che normalmente viene praticato in palestra, è come se avessimo giocato a Ping Pong tutta la vita impugnando la paletta come viene fatto in occidente e poi dovessimo passare a giocare con l’impugnatura asiatica che prevede una dinamica di movimento e gestione dei tempi e degli spazi completamente diverse.

Le metodiche HIT ( High Intensity Training ) prevedono velocità di movimento, mantenimento delle posizioni, blocco delle articolazioni, ed in generale una cura per il particolare che semplicemente nell’Alto Volume non avviene ( e non è probabilmente neppure strutturale ai programmi e/o necessaria ).

Imparare quindi ad allenarsi in Heavy Duty, Zone Training e con il Protocollo Ibrido HD/ZT leggendo qualche nozione sui Forum spesso porta al fallimento per incapacità di interpretazione.

Nel video qui di seguito Enrico Dell’olio ci dice la sua chiarendo perché nel tempo sia passato all’Alta Intensità.

http://youtube.com/watch?v=_16Q1tCj_e8