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Mike Mentzer, un grande uomo se n’è andato (seconda parte)

Mike Mentzer intervista ( seconda parte )

D: Com’è andare in palestra, conoscendo la scienza dell’esercizio, e vedere persone che spingono serie dopo serie allenandosi in alto volume?

MIKE MENTZER: Non mi piace predicare ai quattro venti, ma porgo una mano volentieri a chi mi domanda qualcosa. Quando vedo qualcuno che sta eseguendo qualcosa di potenzialmente dannoso senza saperlo, mi mobilito e offro il mio aiuto.

Per esempio direi: “Scusami, ho qualche consiglio per migliorare quello che stai facendo. Ti interessa saperlo?” Se questo risponde educatamente e sembra interessato, vado avanti. Se non lo è, ovviamente lo lascio nella sua ignoranza. E quando una persona mi si avvicina in maniera educata per chiedere aiuto, solitamente gli dedico tutto il tempo che ho a disposizione in quel momento.

Spesso comunque mi meraviglio davvero di quello che fanno le persone. Anche se viene sempre detto che il bodybuilding è scientifico, è probabilmente una delle sfide più primitive contro cui l’uomo moderno si è cimentato. Non c’è logica ne razionalità in ciò che la maggior parte delle persone fa. Quando andai in Europa nel 1983, ho iniziato tutti i miei seminari con una frase piuttosto audace: “Ognuno in questa stanza sbaglia tutto dal momento in cui entra in palestra finchè non esce, da come impugna il bilanciere, al numero delle serie eseguite e così via.” Nessuno era talmente certo di ciò che faceva in palestra da obiettare a questa frase. Molto spesso vedevo molte teste muoversi ad indicare che avevo ragione.

D: Quindi mancavano davvero di conoscenza.

MM: Loro credono, e forse è anche naturale pensarlo, che una volta che un individuo è arrivato ad un certo grado di sviluppo corporeo, ad esempio il Mr. America o il Mr. Universo, allora quella persona dovrà sapere qualcosa riguardo a come abbia fatto a raggiungere quel livello. E anche se potrà sapere qualcosa, probabilmente non saprà dirti nulla di utile. In molti casi la genetica e una certa quantità di disciplina e lavoro (ovviamente ciò è lodevole) rende loro così come sono. Comunque non mi spacco la testa  o mi rattristo quando vedo fare tutte quelle cose sbagliate in palestra.

D: Con una buona genetica, un bodybuilder può aspirare a raggiungere il suo massimo potenziale genetico usando i principi Nautilus, ovvero una serie per muscolo, 8-12 ripetizioni per serie, 12 serie totali 3 giorni per settimana?

MIKE MENTZER: Non per forza una serie per gruppo muscolare. Una serie per esercizio? Si, sono d’accordo. Infatti questo è un concetto ormai assodato.

D: E’ confortante sentire ciò da qualcuno che è ai vertici di questo sport. Spesso un giovane bodybuilder ascolta solo coloro che rifiutano di usare la ragione nei loro allenamenti e si limitano a seguire la tradizione.

MIKE MENTZER: Questo vale per il 99,9% dei bodyuilder, infatti il 99,9% delle persone compie tutte le azioni delle sue giornate perchè lo fanno anche gli altri. Non fanno ciò che è fuori dalle convenzioni, tradizioni e sono impauriti, si, impauriti dall’essere diversi. Piuttosto che essere esclusi dal gruppo, continuano ad andare avanti così e ad osservare quello che fanno gli altri, non sapendo perchè facciano ciò e se questo sarà produttivo per loro.

D: Perchè una serie è inadeguata a stimolare totalmente un gruppo muscolare anche se eseguita al massimo dell’intensità?

MIKE MENTZER: Non sono sicuro sia totalmente inadeguata, ma mi serve una serie impegnativa per scaldarmi.

D: Ammettiamo che tu stia eseguendo un total body. Dopo aver alzato la temperatura corporea di 1 grado circa, sei già abbastanza caldo.

MIKE MENTZER: E’ quasi impossibile eseguire solo una serie per gruppo muscolare, anche se è stimolata indirettamente anche eseguendo altri esercizi. Ma ancora, Nautilus non ha mai raccomandato di fare solo una serie per gruppo muscolare. Una serie per esercizio forse. Questo è essenzialmente ciò che Boyer Coe fece durante il suo esperimento di 6 mesi quando ero al centro Nautilus.

Migliorò in maniera fenomenale. Ero li ad ogni suo allenamento, posso testimoniare questo fatto. Entrò a far parte dell’esperimento dopo un periodo molto lungo di stop e da tempo aveva smesso di usare steroidi. Era, per dirla con le buone, in pessima forma. Era vuoto e piccolo, ma sei mesi dopo, usando circa 50 minuti di allenamento a settimana, era in forma smagliante! Era tirato fino all’osso, più definito che mai. Potevi vedere ogni fibra muscolare della sua schiena.

D: Era un’esperimento senza steroidi?

MIKE MENTZER: Esatto. Non furono usati steroidi. Aveva aumentato solo 1,5 kg il suo peso, ma aveva perso una quantità davvero considerevole di grasso. Quindi probabilmente la massa magra accumulata era più di 1,5 kg. Ma la cosa importante era che il suo aspetto era migliorato drammaticamente. Aveva accumulato molto muscolo e perso molto grasso per apparire così com’era.

D:Quando ti alleni preferisci la solitudine oppure la palestra affollata?

MIKE MENTZER: Preferisco la solitudine. L’isolamento ti porta più facilmente a concentrarti. Tendo ad essere abbastanza solitario, specialmente nell’ultimo periodo prima di una gara. Non c’è modo di allenarsi alla Gold’s Gym, specialmente nelle ore in cui è davvero molto affollata. Non sono sicuro ci sia un orario abbastanza calmo per un’atmosfera giusta di allenamento. La vecchia Gold’s Gym era molto più adatta ad un allenamento. Era una palestra più piccola come metratura e non c’era una clientela così vasta, quindi c’era una concentrazione più alta di bodybuilder hardcore. Adesso si è diluita, ci sono più appassionati di fitness e curiosi che ti osservano.

D: Allenarsi sembra essere diventato un fenomeno sociale ora. Penso che c’è un’altra ragione per cui molte persone eseguono serie multiple: per passare più tempo in palestra e fraternizzare.

MIKE MENTZER: E’ la ragione predominante per cui si eseguono ancora allenamenti ad alto volume. La maggior parte dei bodybuilder non hanno interessi al di fuori della palestra, ed essa è un’area in cui si sentono a loro agio. A loro piace essere osservati e ricevere i complimenti dei compagni di allenamento. Quello che hanno fatto è elevare un bisogno sociale a metodo di allenamento.

D: Qual’è il fattore dominante nel bodybuilding: allenamento, alimentazione o la mente?

MIKE MENTZER: La mente non ha molta importanza. E’ tutta una questione di allenamento e alimentazione. Osservando bene questi due fattori, non credo che puoi davvero capire quale sia il predominante. L’allenamento è importante al 100% e la dieta è molto molto importante. Coloro che affermano che “l’alimentazione conta per l’80%” o anche di più sono ridicoli. Se segui la dieta perfetta elaborata da un supercomputer ma segui un programma di allenamento sbagliato, non farai alcun progresso. Se segui invece una dieta mediocre ma segui un programma di allenamento molto buono e sei entusiasta e ben motivato potresti avere guadagni consistenti. Io l’ho fatto. Ma potresti avere ancora più progressi seguendo un programma di allenamento valido e una dieta ben bilanciata.

D: Visto che la maggior parte dei nostri lettori non gareggiano, qual’è secondo te la loro routine ideale?

MIKE MENTZER: La routine ideale per un bodybuilder non agonista è molto simile a quella di un agonista. Sarà relativamente intensa, in base alle sue priorità chiaramente, molto breve ed infrequente. Ecco, l’allenamento dovrebbe essere relativamente breve ed infrequente. L’allenamento dovrebbe essere un’aggiunta e un divertimento dei tanti nella vita. Non dovrebbe diventare l’obiettivo primario della vita. Se diventa ciò, distrugge lo sviluppo della mente, e solitamente diventi una persona monodimensionale. Un disadattato tra i tanti in una nazione disadattata.

D: Per quanto riguarda invece il recupero?

MIKE MENTZER: E’ un fattore che non stato compreso davvero ne se n’è discusso molto e penso porti ad una mancanza di comprensione di principi di intensità, durata e così via. C’è una limitata capacità di recupero, una capacità limitata di crescita ed entrambe sono connesse ai sistemi energetici corporei. Quando qualcosa esiste in quantità limitata, ha senso usarlo nella maniera più economica possibile. E’ un fattore molto importante, non mi addentrerò però nei particolari. Ho scritto molto a riguardo e anche Jones ha fatto lo stesso.

Riguardo ad allenamento coi pesi e recupero, qualsiasi quantità di allenamento è un fattore negativo nel senso che scava nelle capacità di recupero del nostro corpo. Dunque la routine di allenamento ideale stimola la crescita muscolare massima con una minima richiesta sistemica, in modo da aver bisogno di meno energia per recuperare e poterne dedicare di più alla crescita. Se ti alleni troppo, esaurirai probabilmente tutte le tue energie per recuperare, non lasciando nulla a disposizione per crescere.

D: Quando tempo pensi sia necessario per recuperare tra gli allenamenti? Alcuni dicono 48 ore.

MIKE MENTZER: Beh, è difficile dirlo. Dipende da molti fattori individuali. Ad esempio il sesso, l’età ecc…

D: Misticismo nell’allenamento: Devi eseguire tra 12 e 20 serie per gruppo muscolare!

MIKE MENTZER: Perchè dicono che devi farlo. Ma chi diavolo solo loro? Chi sono questi mistici?

D: Quali sono gli effetti di una dieta molto rigida?

MIKE MENTZER: Anche con una semplice dieta low carb noterai alcuni degli effetti che hai con una dieta a basso tenore calorico. Visto che il carburante del sistema nervoso è stato ridotto sotto i livelli adeguati, avrai alcune piccole disfunzioni del sistema nervoso, ad esempio nella personalità, nella concentrazione, memoria ecc.. Se scendi troppo con le calorie il primo sintomo che avrai sarà qualche disfunzione al sistema nervoso. Una dieta a basso tenore calorico protratta per molto tempo, specialmente senza steroidi, ti porterà alla perdita di massa muscolare.

D: Hai notato una grossa differenza usando steroidi per quanto riguarda la perdita di muscolo mentre eri a dieta?

MIKE MENTZER: Oh si. E’ proprio il motivo principale per prendere steroidi quando hai raggiunto un certo livello di massa muscolare, quello che chiamo livello critico. Ho provato a stare a dieta senza steroidi e ho perso anche 4 kg in una settimana, una certa quantità di questo peso era data da muscolo. Con gli sterodi avrei accumulato 1 kg la prima settimana, anche se stavo perdendo grasso e avevo poche calorie a disposizione. Alla fine veniva persa la stessa quantità di grasso senza perdere peso, ciò significa che stavo aumentando la massa muscolare allo stesso tempo.

Questo fenomeno  si manifestò per la prima volta nel 1976, quando mi stavo allenando per il Mr. America. L’anno prima mi ero presentato sui 90 kg tirato e arrivai terzo dietro a Robby Robinson e a Roger Callard, ed ero considerato il favorito per l’anno seguente. Avevo assunto steroidi per migliorare e tirarmi ancor meglio per l’anno seguente, avrei dovuto pesare circa 95 kg, così iniziai la preparazione 6 settimane prima quando pesavo 104 kg circa.

Tre settimane dopo, dopo averle trascorse come un affamato ( a quel tempo non usavo carboidrati) pesavo ancora 104 kg. Pensai; “Cosa sto facendo? Sono affamato, mi sto allenando, e non sto perdendo grasso!”. Infatti stavo perdendo massa muscolare allo stesso tempo. Allora la settimana successiva quando iniziai ad allenarmi con le pose notai che stavo diventando duro come l’acciaio! A quel punto pesavo circa 103 kg e finii in gara a 100kg . Persi gli ultimi 3 kg nell’ultima settimana: tolsi l’acqua superflua e feci davvero molta attività fisica extra, più il viaggio e l’ansia per la gara.

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