Lo Stress viene definito come il riadattamento fisiologico necessario che segue sempre lo stesso modello di azione a seguito di uno stimolo aspecifico.
Semplificando, definiamo lo Stress come una risposta fisiologica ad una qualsiasi situazione inusuale, una risposta tesa al riadattamento organico in modo da favorire l’integrazione
della nuova condizione nella Routine giornaliera.
Quindi qualsiasi nuova condizione, esposizione ai raggi solari, una nuova dieta, un allenamento sufficientemente intenso, possono e devono essere considerati fattori Stressori.
Il modello di strutturazione dello Stress fu definito ampiamente da Hans Selye nel suo famoso libro: ” The Stress of life ” ( manuale che consiglio a tutti coloro che si occupano
di scienze del Fitness o di biologia in generale ).
In sostanza possiamo definire 4 momenti precisi:
- Allarme
- Resistenza
- Adattamento
- Esaurimento
La fase di Allarme si verifica quando un organismo viene sottoposto ad un nuovo evento Stressorio, quello che segue è la seconda fase, quella di Resistenza, dove l’organismo cerca in primo luogo di difendersi mettendo in atto tutta una serie di azioni tampone per far fronte all’evento.
La terza fase ( quella a mio avviso più importante ) è quella di Adattamento che prenderà luogo solo se l’evento non è stato eccessivo e/o troppo prolungato, è durante questa fase che il corpo raggiunge un nuovo livello di organizzazione che in futuro gli permetterà, se si trovasse nuovamente di fronte ad un evento Stressorio simile, di affrontarlo più facilmente, dal momento che uno Stress imposto per l’organismo è sempre un fattore negativo.
La quarta ed ultima fase è l’Esaurimento, questa è la fase in cui nessuno vorrebbe mai incappare, dal momento che ci si trova in questa condizione quando l’organismo non è stato in grado di far fronte allo Stress ( perché troppo intenso e/o troppo prolungato nel tempo e/o non è passato abbastanza tempo tra l’evento Stressorio e la successiva esposizione del nostro corpo ad un evento simile ).
Questa ultima fase, nei casi più gravi può portare anche alla morte ( non rara ad esempio negli atleti di attività aerobiche estreme come la maratona ).
Nel video qui di seguito, tratto dal seminario tenutosi alla HITA ( High Intensity Training Academy ) sul Protocollo Ibrido HD/ZT a cura di Enrico Dell’olio, viene trattato l’argomento in maniera più esauriente.