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Terza brutta notizia: Riduzione della dimensione e funzionalità degli organi riproduttivi e abbassamento dei livelli di androgeni negli animali.

Preparati alla vera brutta conseguenza dovuta all’aerobica. Uno studio pubblicato sul “Canadian Journal of Applied Physiology” ha testato gli effetti dell’attività aerobica (nuoto) sui topi e ha scoperto che esercizi di resistenza portano ad uno stress ossidativo che causa disfunzioni nell’apparato riproduttore maschile. I ricercatori hanno scoperto che fornendo ai topi della vitamina E gli effetti dello stress venivano ridotti.

Questo studio ha utilizzato un gruppo di controllo che non eseguiva alcun tipo di esercizio e non assumeva alcun supplemento, un gruppo che si allenava solamente e un gruppo che si allenava e integrava. Gli ultimi due gruppi menzionati praticavano 3 ore di nuoto al giorno per 5 giorni a settimana, il tutto per 4 settimane consecutive. Il gruppo di coloro che riceveva supplementi integrava con 50 mg per kg di peso corporeo di vitamina E al giorno. nota che questo è davvero una quantità considerevole di esercizio fisico, ma qualunque atleta che pratica sport di resistenza esegue questa quantità di esercizio.

Dopo 4 settimane di allenamento i ricercatori scoprirono che il gruppo che si allenava solamente aveva avuto una riduzione significativa nella dimensione degli organi riproduttivi (testicoli e organi sessuali accessori) e livelli più bassi di testosterone, LH e androgeni correlati. Inoltre in questo gruppo era evidente un marcato aumento dello stresso ossidativo e un abbassamento dei livelli di glucatione. Nessuno di questi effetti fu riscontrato nel gruppo di controllo e il terzo gruppo non mostrò cambiamenti significativi in queste aree di studio, senza cambiamenti statisticamente degni di nota nello stress ossidativo. Gli antiossidanti sembrano essere un supplemento davvero importante per ridurre i danno alla salute dovuto all’attività aerobica.

Un secondo studio supporta queste scoperte: sia che l’attività aerobica porta a stress ossidativo e a disfunzioni nell’apparato riproduttore dei topi sia che gli antiossidanti possono proteggere da questo danno. Gli antiossidanti testati in questo studio erano zinco e selenio, e gli effetti sulla salute dei topi sono stati simili allo studio precedente. I ricercatori hanno anche scoperto che c’è stato un significativo aumento dei livelli di cortisolo nel gruppo che si allenava, ciò non fu riscontrato invece nel gruppo di controllo e nel gruppo che si allenava ma riceveva zinco e selenio.

Quarta brutta notizia: acuto stress ossidativo e aumento del cortisolo dovuti ad attività aerobiche.

Uno studio pubblicato sull’ “International Journal of General Medicine” ha scoperto che l’attività aerobica prolungata aumenta l’infiammazione in maniera significativa, aumenta il cortisolo e l’epinefrina. I ricercatori hanno testato gli effetti di una singola seduta aerobica (45 minuti di bike) sulla risposta di infiammazione e cortisolo in giovani uomini che non erano allenati. I ricercatori hanno scoperto che i marker infiammatori erano significativamente più alti dopo la seduta aerobica, e così anche per cortisolo ed epinefrina. I livelli elevati erano “sufficienti per indurre un’infiammazione sistemica” ma “sembrano essere sicuri dal punto di vista immunologico”.

Sembra che i ricercatori considerino l’evidenza di un’acuta infiammazione e di livelli alti di cortisolo come sicura per due ragioni. Per prima cosa essi stanno guardando alla risposta fisiologica immediata all’allenamento aerobico e non stanno considerando gli effetti di stress aerobici ripetuti costantemente nel tempo. La seconda è che la popolazione studiata non aveva mai praticato attività aerobiche, e ci sono evidenze significative che l’allenamento aerobico possa dare qualche beneficio a lungo termine su persone totalmente sedentarie. Come ho detto all’inizio dell’articolo, ci sono alcuni benefici legittimi derivanti dall’aerobica, ma se prolunghi questa attività nel tempo i benefici diminuiscono ed aumentano invece le conseguenze negative (cortisolo, infiammazione e così via).

Stai tranquillo, ci sono possibilità di moderare gli effetti negativi dell’aerobica. Ho già menzionato precedentemente che integrando con probiotici e antiossidanti si riesce a controbattere alle conseguenze negative che questa attività comporta al tuo organismo, ma anche inserire un piano di allenamento per la forza potrebbe darti gli stessi benefici. Un gruppo di ricerca della Turchia ha testato gli effetti di protocolli differenti di allenamento sull’infiammazione cronica. Hanno scoperto che sia un programma mirato all’ipertrofia sia un programma per la forza hanno ridotto l’infiammazione in soggetti che hanno completato i differenti protocolli per 6 settimane. I livelli di MDA erano più bassi e quelli di glucatione più alti. I livelli di glucatione a riposo aumentarono dopo 6 settimane in entrambi i gruppi, sottolineando un altro punto a favore del praticare allenamenti con sovraccarico.

I ricercatori suggeriscono che gli atleti che praticano sport di resistenza che stanno considerando l’ipotesi di integrare antiossidanti nella dieta per ridurre lo stress ossidativo potrebbero ottenere risultati analoghi eseguendo allenamenti con sovraccarico. Anche se questa strategia non è stata ancora testata, i benefici degli allenamenti per la forza su atleti di resistenza lo hanno provato: un miglior rapporto testosterone/cortisolo, più forza, funzione neuromuscolare migliorata e decremento dei biomarker infiammatori.

Quinta brutta notizia: l’attività aerobica compromette la funzionalità del sistema immunitario se protratta nel tempo

L’allenamento aerobico protratto nel tempo compromette la funzionalità del sistema immunitario. Ci sono molte prove a conferma di ciò. L’attività aerobica porta ad una soppressione immunologica, esponendo gli atleti che praticano sport di resistenza ad un più alto rischio di infezioni, in particolare a patologie respiratorie. Il peggior tipo di esercizio aerobico che porta ad una disfunzione immunologica più accentuata è l’attività continua (circa 90 minuti per sessione) ad intensità moderata (60-80% della VO2 max). Aumentare ulteriormente la durata della sessione porta ad un aumento del rischio di malattia e ad un’alterazione degli assi ormonali.

Le buone notizie: le tre cose migliori che puoi fare invece di praticare attività aerobiche:

  • Allenamenti per la forza: aumenterai la massa muscolare e brucerai i grassi (va a stimolare il GH, che incrementa la lipolisi), abbasserai il cortisolo e l’infiammazione e ti vedrai meglio allo specchio.
  • HIIT o allenamenti “strongman”: dimagrirai (specialmente nella zona ombelicale) e migliorerai il sistema cardiovascolare.
  • Assumi probiotici e antiossidanti: Aiuterai il tuo corpo a detossificarsi dalla dieta e dagli inquinanti atmosferici (causano infiammazione anche questi), e abbasserai il cortisolo.

(Charles Poliquin)

Per visualizzare la prima parte dell’articolo clicca qui.

Bibliografia

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