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Bodybuilding, Interviste

Intervista a Doug McGuff (quarta parte)

Intervista a Doug McGuff (quarta parte)

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                                                                          Doug McGuff, MD         Doug McGuff

D: Cosa ne pensi dello stretching? Conosco molte persone che pensano debbano eseguire sedute separate di stretching per migliorare la flessibilità o per scaldarsi prima di un allenamento o ancora per sciogliere i muscoli dopo lo sforzo.

R: Si, ecco un altro esempio di bugia creata dall’industria del fitness. Ho approfondito questo nel mio libro “Body by Science”. Ma per il bene di questa intervista definiamo lo stretching. Lo stretching è l’applicazione di una forza su un muscolo al massimo del suo allungamento. Prendiamo questa come definizione. Bene, se esegui una serie di allenamento ad alta intensità nella maniera corretta eseguirai tutto il range del movimento su un dato muscolo. Userai dunque un peso che ti risulterà impegnativo. Quindi sia la fase di massima contrazione sia la fase di massimo allungamento saranno sollecitate a dovere da quel peso.  Lo stretching dunque è già inserito nell’esercizio stesso visto che applicate la una forza alle due estremità del range di movimento. Quello che molte persone fanno è di confondere lo stretching con ciò che in realtà è una “insufficienza passiva”. E se osservi la maggior parte delle persone che stanno eseguendo una seduta di stretching , percepiscono ad esempio il muscolo del polpaccio fortemente tirato ma questo non è davvero uno stretching. Stai solo ponendo il muscolo in una posizione di allungamento massimo dove non può contrarsi attivamente perchè la muscolatura antagonista è posta in massima contrazione. Questo produce quella sensazione di allungamento che spesso viene confusa con lo stretching. Se osservi molte persone mentre stanno allungando i dorsali, solitamente posizionano un braccio sopra la testa e poi si inclinano su un lato. Questo produce una sensazione di allungamento ma in realtà non è un vero stretching per i dorsali. Quello che in realtà stanno facendo è ruotare verso l’esterno la scapola in modo che essa si avvicini al muscolo gran dorsale producendo una sensazione che viene confusa con lo stretching. Ma questo non è stretching! Stai semplicemente spostando un osso appuntito nel ventre muscolare!

D: Ho visto molti studi che affermano:

Lo stretching non diminuisce il rischio di infortunio derivante da esercizio fisico.
Lo stetching non aumenta la velocità di recupero dopo un allenamento.

R: E’ tutto vero.

D: Vorrei una tua opinione riguardo all’avanguardia di Nautilus nel mondo del fitness.

R: Ci sono molte ragioni per dare credito a questa affermazione. Prima di tutto devo dire che Nautilus ha creato un tipo di macchine con resistenza costante durante tutto l’arco di movimento e dunque si può raggiungere il cedimento muscolare completo piuttosto che terminare l’esercizio perchè non si riesce ad eseguire la parte di movimento più difficile dopo qualche ripetizione. Inoltre per la prima volta nella storia abbiamo delle macchine ottime abbinate ad un’ottima filosofia di allenamento. Due fattori così importanti abbinati insieme sono un evento senza precedenti nella storia..

D: Puoi parlarci del tuo studio di personal training in South Carolina?  Quando durano in media gli allenamenti sui tuoi clienti?
R: Usiamo i protocolli H.I.T. e dunque faccio eseguire ai miei clienti allenamenti ad alta intensità: brevi in durata e portati all’incapacità muscolare. La durata media di un allenamento si aggira attorno ai 12-17 minuti e la maggior parte dei miei clienti si allena una volta per settimana. Questo permette un recupero sufficiente per quasi tutti i miei clienti; nessuno recupera troppo. Ho un paio di clienti che si allenano 2 volte per settimana e ho anche un buon numero di clienti che si allena una volta ogni 14 giorni.

D: A quale filosofia ti allinei?

R: Beh, su molti aspetti la penso come Mike Mentzer. Trovo molto interessante la filosofia oggettivista. Mi allineo ad essa perchè la realtà esiste ed esiste da molto prima che io nascessi. Penso che l’esistenza precede la coscienza e per avere successo in questo mondo nel vero senso della parola bisogna analizzare la realtà e le risposte che essa fornisce alle tue azioni. E se non fai ciò non potrai raggiungere i migliori risultati possibili nella vita.