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Articoli allenamento, Bodybuilding

Miostatina e genetica umana (seconda parte)

Miostatina e genetica umana

di Doug McGuff

Seconda parte

Per visualizzare la prima parte dell’articolo clicca qui

Lo step successivo

Dopo che il gene della miostatina fu identificato nei bovini, Alexandra McPherron dell’Università John Hopkins ha identificato questo gene anche nei topi e poi è riuscita ad inibirlo e guardate cosa è successo.

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Le foto in basso sono di un topo a cui è stato inibito il gene della miostatina, le foto in alto riguardano topi normali (è stata rimossa la pelle per evidenziare meglio i muscoli). L’altra foto rappresenta una sezione trasversale della parte posteriore di un topo normale paragonato ad un altro con il gene inibito. I topi con mutazioni a carico del gene della miostatina sembrano dei piccoli Mr. Olympia. Questo prova definitivamente che il gene della miostatina è responsabile nella regolazione delle masse muscolari e la sua inibizione produce un raddoppiamento del tessuto muscolare come si è potuto vedere anche in mutazioni naturali e spontanee nei bovini6. In una conversazione personale con me, la dottoressa McPherron mi ha detto che inibire questo gene è relativamente semplice, anche se la spiegazione era sicuramente sopra le mie capacità e conoscenze in materia.
Poi ho letto un articolo molto tecnico che ho trovato molto difficile da comprendere, nel quale si diceva che il gene umano codificante la miostatina era stato scoperto. Sembra che cloni artificiali di questo gene presi dai bovini siano stati usati per localizzare e trovare somiglianze tra la miostatina umana e quella bovina7. Dopo tre mesi ho trovato un altro articolo che descrive in grande dettaglio questo gene… “Il gene della miostatina comprende tre esoni e due introni, si trova nella regione cromosomica 2q33.2, ha tre siti di iniziazione della trascrizione ed è trascritto dalla specie di mRNA 3.1-kb che codifica una proteina precursore da 375 aminoacidi. La miostatina è espressa solamente nei muscoli scheletrici umani come glicoproteina matura di 26 kDa (proteina miostatina-immunoreattiva) e viene secreta nel plasma.

L’immunoreattivit della miostatina è rintracciabile nelle fibre muscolari di tipo I e II 8. Non avevo idea di ciò che quella terminologia così complicata significasse ma il contenuto dello studio era chiaro, la miostatina umana era stata isolata in una sede esatta sul secondo cromosoma; la proteina che viene prodotta era stata analizzata. La cosa più interessante dell’articolo era che esso ha mostrato che effettivamente l’espressione della miostatina regola la massa muscolare e l’incremento della produzione di essa è responsabile della perdita di massa magra negli stati patologici. Questo studio mostrava anche che aumento della produzione di miostatina è responsabile della perdita di muscoli nei pazienti che soffrono di AIDS. Lo studio conclude “Le concentrazioni intramuscolari e nel siero della proteina miostatina-immunoreattiva sono più alte nei maschi infetti da HIV con perdita di peso comparabile con maschi sani e però molto diversa in termini di perdita di massa magra.
I dati supportano l’ipotesi che la miostatina sia un inibitore della crescita muscolare nei maschi adulti e contribuisce alla perdita di tessuto muscolare negli uomini infetti da HIV”9. Se ci pensi tutto torna. Il virus dell’HIV assale il sistema metabolico dell’ospite per riprodursi. Se pensi all’articolo “The Dose-Response Relationship of Exercise” abbiamo specificato che il muscolo è la parte corporea più dispendiosa da mantenere. Ha senso che l’HIV provochi una sorta di autoregolazione della miostatina riducendo dunque il tessuto muscolare dell’ospite e lasciando più energia disponibile per la replicazione del virus.

Un brutto colpo, a questo punto ero convinto che la miostatina controlli la massa muscolare in animali e uomini. Era chiaro che inibendo quel gene i muscoli di un certo animale raddoppiavano. Evidenze sperimentali hanno mostrato che l’aumento della produzione di miostatina causa la perdita di tessuto muscolare. L’evidenza sembra essere confermata anche dal fatto che i top bodybuilder sembrano proprio la versione umana del Belgian Blue.
Non voglio certo dire che i bodybuilder non si siano dati da fare per costruire il loro fisico. In un’altra conversazione con la dottoressa McPherron ho chiesto quale grado di allenamento influenzasse l’espressione della miostatina. Mi è stato detto che non esistevano riferimenti e test sugli umani (monitorare i cambiamenti avrebbe necessitato l’utilizzo di biopsie), ma i dati sugli animali suggerivano che l’espressione della miostatina può cambiare del 20-40% attraverso l’allenamento. Comunque il 20% di cambiamento è molto diverso rispetto rispetto ai miglioramenti che si potrebbero ottenere con una inibizione totale della miostatina. Mentre una persona il gene inibito ottiene risultati in ogni caso dal suo allenamento, i risultati di un atleta geneticamente portato sono in realtà molto buoni in ogni caso. Quando guardo la foto del Belgian Blue (che non si allena per niente) mi chiedo se una persona con una genetica simile può perdere muscolo allenandosi male.
Voglio citare la storia che Arthur Jones raccontava riguardo all’ex Mr. Olympia Chris Dickerson. Chris era famoso per il suo sviluppo fuori dal comune dei polpacci. Arthur sottolineava che Dickerson era uno dei due sopravvissuti di un parto trigemino e che suo fratello che non si era mai allenato aveva polpacci più grossi di lui. Ricorda che i gemelli materni sono, in termini genetici… cloni. Questo suggerisce che tutto l’allenamento che Chris aveva eseguito per i suoi polpacci gli era servito solo per renderli più piccoli.
Tutte queste speculazioni in ogni caso sono solo fumo se non possiamo dimostrare attraverso studi scientifici cosa accade inibendo la miostatina sugli uomini. La dottoressa McPherron non era al corrente di alcuno studio condotto sugli umani ma era molto eccitata dal fatto di poter condurre una ricerca a riguardo. Ho ricevuto le liberatorie dalla dottoressa in modo da poter essere tra i candidati per riuscire ad inibire questo gene. Terry Carter ed io saremmo onorati di prendere parte a questo studio (ovviamente rimarremmo anonimi), siamo fiduciosi che ci venga consentito di fornire un campione di sangue per fare esperimenti sul nostro DNA. Il mondo della ricerca non è interessato ai fini estetici o atletici come è il caso del bodybuilding.
Riuscire ad eseguire questa mutazione negli umani potrebbe consentire di curare tutte quelle forme di distrofia muscolare e potrebbe essere anche una potente arma contro la perdita di massa magra associata all’HIV, al cancro e all’invecchiamento. Personalmente sono ottimista riguardo al fatto di poter essere uno dei primi a mostrare a tutti gli effetti dell’inibizione della miostatina sugli umani.

Durante una ricerca frenetica su internet sono capitato su un articolo davvero stupefacente. Sembra che un gentleman chiamato Victor Conte, Presidente di una compagnia chiamata BALCO Laboratories, Inc. ha testato il gene della miostatina in atleti di alto livello. Sembra che il bodybuilder Flex Wheeler è risultato positivo all’inibizione del gene. Ecco una citazione dall’articolo: “Flex è stato uno dei partecipanti allo studio che abbiamo condotto in collaborazione con il dipartimento di genetica umana dell’Università di Pittsbourgh che ha coinvolto 62 uomini che hanno avuto aumenti di massa muscolare consistenti in risposta all’allenamento coi pesi. Flex è stato uno dei soli 9 campioni che avevano una “mutazione della miostatina” molto rara. La miostatina è il gene che limita la crescita muscolare. Specificatamente, Flex aveva la più rara forma di mutazione sulla posizione del gene “esone 2”. Questo significa semplicemente che Flex aveva un maggior  numero di fibre muscolari se confrontato con i soggetti della popolazione media. Pensiamo che questa sia la prima forma di mutazione del gene della miostatina scoperta su una persona e i risultati di questo studio sono già stati pubblicati” (10). Questo articolo, se pubblicato in una rivista scientifica di spicco, sarebbe stato la prova di ciò che noi del settore HIT abbiamo scoperto empiricamente da tempo: i grandi campioni sono più un prodotto della loro genetica e non dell’allenamento che eseguono. La loro abilità superiore alla media nel costruire muscoli può essere influenzata anche da allenamento e steroidi ma sicuramente non ha niente a che vedere con gli integratori che sponsorizzano. Mentre questi “campioni” sono geneticamente eccezionali, questo non significa che siano persone eccezionali che sono viste come eroi nel settore e che sembra abbiano ottenuto i risultati perchè hanno messo più dedizione e metodo nei loro allenamenti rispetto all’appassionato medio.

La mattina seguente dopo aver scoperto quello che pensavo fosse l’evidenza definitva di una base genetica nel determinare il set point muscolare, avevo molti pensieri in testa. Dopo aver condiviso queste informazioni con Terry Carter, entrambi sembravamo entrati in un malessere che durò diversi giorni. Per la prima volta in 18 mesi abbiamo saltato un allenamento insieme. Poi, realizzando quello che avevamo scoperto che confermava ciò che sapevamo già da tempo sembrò darci un senso di liberazione. La cosa più interessante a cui pensavamo era la strabiliante efficienza metabolica del nostro corpo. Evidenze raccolte da noi, così come clienti H.I.T. entusiasti in tutto il mondo, mostravano che i guadagni di forza continuavano ben oltre i guadagni di massa muscolare che andavano invece a passo di lumaca. Molti altri argomenti interessanti nascevano da questa deduzione. Qui sotto c’è una lista di alcuni di questi, sono sicuro che ve ne verranno in mente molti altri oltre a questi:

1)Alla luce di queste scoperte genetiche, i risultati dei top bodybuilders potrebbero non essere così entusiasmanti come erano considerati una volta. I risultati ottenuti da noi con persone con una espressione di miostatina più normale potrebbero essere molto più impressionanti se analizzati in un contesto idoneo.


2)La vendita di integratori e pro-ormoni è sicuramente solo marketing. Consigli e sponsorizzazioni di prodotti da parte di top bodybuilder dovrebbero risultare molto sospetti, così come le loro raccomandazioni sull’allenamento. Le riviste che sono essenzialmente uno strumento di vendita di integratori dovrebbero essere viste per ciò che realmente sono ovvero molto simili alle riviste per le donne: offrono mostri di genetica come fisici di riferimento e offrono prodotti che promettono di farti diventare così… sicuramente!


3)Le attuali “guerre religiose” che ci sono nel nostro campo H.I.T. non sono così importanti come sembrano. Li differenze tra metodiche che si basano su una solida base H.I.T. sono davvero minime e non paragonabili alla differenza che vi è tra persone con diversi livelli di espressione della miostatina. L’allenamento dovrebbe essere eseguito con uno stile H.I.T., eseguito nella maniera più sicura possibile e modulando correttamente la frequenza. L’enfasi dovrebbe essere cercata sull’aumento di carico progressivo.


4)Come il dottor Winett sottolinea così eloquentemente, conoscere i nostri limiti ci permetterà di focalizzare l’attenzione sul modo di ottenere i risultati migliori nel minor tempo possibile ovvero l’allenarsi con le tecniche H.I.T.


5)Fortunatamente molti altri top bodybuilder si presteranno ad effettuare il test della miostatina. Questo consentirà ai loro ammiratori di capire davvero quello che sono. Ancor più importante, capire la sequenza genica di coloro che posseggono questa inibizione del gene potrebbe essere utile per trovare la cura per certi tipi di distrofie muscolari.


6)Più dati verranno raccolti e più riusciremo a capire quali risultati sono realmente ottenibili da una persona con un dato livello di espressione di miostatina. Con questi dati dunque un atleta può davvero capire cosa aspettarsi dal suo corpo ed essere capace di capire se è sulla strada corretta per arrivare al suo limite. Forse potrebbe anche essere d’aiuto per comprendere a quale sport una persona è più portata.


7)Forse durante la vostra vita potrete essere in grado di scegliere voi il livello di espressione della miostatina che preferite. Questo è brutto da dire e anche potenzialmente dannoso anche dal punto di vista etico… ma non sarebbe fighissimo?


8)La cosa più importante, spero che questo liberi il vostro pensiero così da poter prestare attenzione agli altri benefici che l’allenamento H.I.T. ha. Anche se costruire i muscoli è l’obiettivo principale, questo è solo la punta dell’iceberg di quello che l’H.I.T. può offrire. I nostri muscoli sono letteralmente la finestra del nostro corpo. I sistemi di supporto fisiologici del corpo possono essere attivati solo eseguendo lavoro meccanico con i muscoli. Più intenso è il lavoro muscolare, più profondi saranno gli adattamenti fisiologici. Il protocollo Tabata è più efficace rispetto al metodo aerobico tradizionale proprio perchè è più intenso. Forse il mondo inizierà a capire che l’allenamento H.I.T. eseguito correttamente è anche più efficace del protocollo Tabata. L’allenamento H.I.T., specialmente quello eseguito in “superslow”, è (secondo me) superiore anche per le riabilitazioni cardiache per varie ragioni che argomenterò in altri articoli.

Ulteriori informazioni

Nuove ricerche sulla miostatina stanno per essere eseguite. Quello che consigliamo qui alla Ultimate Exercise è di seguire questi sviluppi in modo costante. Saremo inoltre coinvolti in un progetto di raccolta di DNA in persone che secondo noi hanno una buona probabilità di avere il gene per la miostatina inibito.

Bibliografia

6. Gene Mutation Provides More Meat on the Hoof. Science, Volume 227: September 26, 1997.
7. Sonstegard, T.S. et al. Refinement of bovine chromosome 2 linkage map near the mh locus reveals rearrangements between the bovine and human genomes. Anim Genet 1998 Oct; 29(5):341-7.
8. Gonzalez-Cadavid, N.F. e
t al. Organization of the human myostatin gene and expression in healthy men and HIV-infected men with muscle wasting. Proc Natl Acad Sci USA 1998 Dec 8;95(25):14938-43.

9. Ibid.
10. Conte, Victor. Web page posting. http://www.musclephotos.com/myogene.html