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Articoli allenamento, Personal Training

Le 3 regole del buon personal trainer

Ci sono tre regole che ogni allenatore o personal trainer dovrebbe seguire:

Trova il piano di allenamento che funziona meglio per ogni individuo ed i suoi obiettivi

Utilizza i metodi e gli strumenti più efficienti disponibili per i tuoi clienti. Non ciò che è popolare o divertente. Non ciò che essi pensano di aver bisogno perchè qualche celebrità, amico, atleta, programma televisivo, dottore o allenatore glielo ha raccomandato.

Ciò che importa di più è che un protocollo funzioni bene. Coloro che propongono di praticare l’allenamento “sledgehammer” affermano che è un modo efficace per migliorare il condizionamento metabolico e cardiovascolare, rafforzare il cuore, la presa e la forza degli avambracci. Però, visto che non fornisce un carico bilanciato e continuo su nessuno dei muscoli coinvolti, questo tipo di allenamento è relativamente inefficiente e inefficace. Trazioni alla sbarra, stacchi da terra ed estensioni del tronco sono molto più efficaci e permettono una progressione dei carichi ed il loro monitoraggio. Non esiste un fattore funzionale, di salute o di aspetto fisico che non può essere migliorato più efficacemente attraverso un allenamento corretto con bilancieri, macchine e allenamento a corpo libero.

Se hai a disposizione una stanza libera, una sbarra appesa al muro e un bilanciere con della ghisa (o magari qualche macchinario) non c’è ragione di fare allenamenti con “sledgehammer”, kettlebells, ruote di camion, corde, allenamenti pliometrici o altre cose senza senso come queste.

Non far male a nessuno

A parità di efficacia, usa i metodi e gli strumenti più sicuri possibili. Uno dei più importanti obiettivi di ogni programma allenante dovrebbe essere quello di migliorare la salute e l’abilità funzionale del cliente a lungo termine. Ovviamente, infortunarsi è controproducente. Nonostante qualsiasi attività fisica impegnativa ha un certo rischio di infortunio intrinseco, quando eseguita correttamente il rischio di infortunio si riduce moltissimo.

Per minimizzare il rischio di infortunio durante un esercizio è necessario muoversi in modo lento e controllato. Ciò per evitare rapide accelerazioni e posizioni in cui i tessuti coinvolti potrebbero essere eccessivamente allungati o compressi in modo tale che la forza che il corpo deve sopportare sia sempre in un range di sicurezza.

Questo significa sollevare e abbassare i carichi o il tuo corpo (se ti alleni a corpo libero) con grande controllo, senza slanci, strappi, lanci, cheating ecc.. Qualsiasi esercizio che richiede il sollevamento di un carico con slanci e cheating dovrebbe essere evitato. Qualsiasi muscolo può essere allenato più efficacemente e più in sicurezza con un esercizio eseguito lentamente e correttamente.

Non perdere tempo

A parità di sicurezza, utilizza i metodi e gli strumenti più efficienti che sono presenti sul mercato. Se devi scegliere tra differenti metodi e strumenti che sono simili in efficacia e sicurezza, scegli quelli che sono più economici. Se sei un personal trainer, rispetta il tempo ed il denaro dei tuoi clienti. Non dir loro di allenarsi un’ora per 3 volte settimanali quando puoi ottenere risultati simili o migliori allenandoli meno di mezz’ora l’uno due volte per settimana. Non allenarli per un’ora e far eseguire loro cose che potrebbero fare benissimo da soli o che servono a poco come scaldarsi sulla cyclette per 15 minuti e poi 20 minuti di allenamento per il “cuore”.

Corollario: sii flessibile, ma non compromettere risultati, sicurezza o efficienza. Gli obiettivi individuali, la salute, la capacità funzionale e la risposta all’esercizio variano di persona in persona. Anche gli strumenti a disposizione e lo spazio in cui lavori variano. Anche se i principi dell’esercizio sono gli stessi per chiunque, esiste un certo grado di flessibilità nel come essi debbano essere applicati basandosi sulle variabili sopra citate. La programmazione dell’allenamento deve essere plasmata sull’individuo, non il contrario.