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Interviste

Osservazioni in palestra

Un lunedì due bodybuilder molto grossi stavano allenando i pettorali: una classica panca piana, chest press inclinata e pec deck. La loro tecnica di esecuzione era corretta, la concentrazione e il livello di sforzo erano alti. Erano davvero ben sviluppati, proporzionati, asciutti e davvero impressionanti.

Allo stesso tempo due ragazzi non sviluppati si stavano alternando tra di loro eseguendo la stessa routine dei due bodybuilder. Loro non erano grossi, nemmeno magri e impressionanti. Il loro livello di sforzo e la loro attenzione erano alti, ma il volume di allenamento era eccessivo per loro e la tecnica di esecuzione era scorretta. Mentre i due bodybuilder non usavano una tecnica esplosiva, gli altri due ragazzi si muovevano con dei rimbalzi senza controllare il peso. Se non correggono la loro tecnica di esecuzione e la velocità di esecuzione rapidamente, non si alleneranno ancora a lungo. Sforzo, passione e concentrazione sono sicuramente richieste, ma devono essere applicate correttamente.

Durante il corso dell’allenamento per i pettorali anche un altro ragazzo più grosso entra in palestra e inizia ad allenare i pettorali. Si guarda allo specchio confrontandosi con gli altri ragazzi. Il ragazzo più grosso flette i bicipiti e esegue una posa “side chest” ed è soddisfatto perchè è probabilmente il più grosso della palestra. Era il più grosso anche di profilo. Era grasso, anche se aveva muscoli ben sviluppati sotto tutto quel lardo. Stava confondendo una stazza grossa con la qualità, questo accade spesso tra i bodybuilder.

Quando un bodybuilder pesa 85 kg all’8% di grasso, ad esempio, appare notevolmente meglio rispetto ad un altro che pesa come lui ma ha il 20% di grasso corporeo. Se non riesci a vedere gli addominali, hai troppo grasso addosso. Anche se non dovresti preoccuparti di definirti se il tuo obiettivo primario è aumentare la massa muscolare, non confondere il grasso con la grandezza dei muscoli. Il bodybuilding è principalmente apparenza, non misure e circonferenze.

Se il ragazzo più grosso perdesse 15 kg di grasso, apparirebbe in ottima forma; invece pensa ancora solo alla stazza, come ha fatto per circa 20 anni. Sta uccidendo la sua apparenza, non la sta migliorando. Visto che non ha incrementato la massa muscolare nonostante gli sforzi da molti anni, ha probabilmente sviluppato tutto il suo potenziale genetico. E’ tempo dunque di passare alla qualità. Al momento è lui l’unico che si impressiona per la sua stazza. Dopo aver perso i 15 kg superflui di grasso che ha addosso impressionerà anche i migliori bodybuilder della palestra.

Un giovedì un giovane ragazzo andò alla Smith Machine per eseguire lo squat. Si legò una cintura da powerlifter attorno alla vita e andò ad allenarsi. Cominciò con i piedi abbastanza in avanti da evitare una flessione eccessiva del ginocchio, e dopo il suo primo set si lamentò perchè gli faceva male la schiena. Se si fosse visto di lato, avrebbe sicuramente capito perchè: stava incurvando la zona lombare nella posizione bassa dello squat. La soluzione che escogitò fu quella di eseguire lo squat coi piedi non così in avanti. Allora poi iniziò a lamentarsi per il dolore alle ginocchia. Cercando di proteggere la schiena  aveva posto troppo stress sulle ginocchia.

Ecco un altro esempio di persona che persiste nell’eseguire esercizi potenzialmente dannosi e ignorare i segnali di dolore che il corpo ci manda. “No pain, no gain”, è la più stupida massima mai formulata. Alcune palestre, almeno in Europa, usano questa frase nelle loro insegne, vantandosene pure.

“No pain, no gain”  è una frase talmente radicata in questo ambiente che molte persone pensano davvero di dover sentire dolore per essere davvero convinti di allenarsi seriamente. La frase dovrebbe essere riscritta come “Nessuna fatica, nessun guadagno”, ma non suona così bene come l’altra.

Non dovresti mai percepire dolore durante il tuo allenamento. Il dolore è un messaggio che il corpo invia quando qualcosa non va. Correggi ciò che causa il problema o esegui un altro esercizio più sicuro. L’allenamento duro e serio è faticoso, talvolta faticosissimo, ma mai doloroso. Dolori muscolari temporanei post esercizio sono del tutto normali, a meno che non siano causati dal sovrallenamento. Dolori derivanti da infortunio invece sono tutt’altra cosa.

Scardina la pazzia del “no pain, no gain”. Per avere buoni progressi in questo sport devi allenarti in sicurezza. Per allenarti tutta la vita (che è l’obiettivo più importante tra tutti), devi allenarti in sicurezza.

Tre giovani ragazzi di fronte a me stavano eseguendo con grande impegno la loro scheda di allenamento in cui la parte superiore è largamente più allenata rispetto alle gambe. Li  ho visti allenarsi per mesi, ma non li ho mai visto eseguire allenamenti per le gambe come leg extension, leg curl e calf machine. Eseguivano per la maggiore panca piana, inclinata, spinte per le spalle, rematori e pulldown, ma mai nessun esercizio importante per le gambe. Questo è un errore comune tra i bodybuilder di tutte le età. Inoltre questi ragazzi avevano allungato la loro routine per la parte superiore aggiungendo molti esercizi di isolamento, sprecando la maggior parte delle loro energie in esercizi pressochè inutili se si eseguono correttamente gli esercizi di base.

Se eliminassero questo programma ed eseguissero solo una semplice full body due volte per settimana, con un riscaldamento e due serie ad alta intensità per ogni esercizio, e dedicassero tutto l’anno prossimo all’aumento della forza, usando una corretta forma di esecuzione rimarrebbero impressionati dai progressi ottenuti.

(Stuart McRobert)