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Non è raro per le donne che praticano l’allenamento con i pesi, constatare la comparsa di un tipo particolare di inestetismo della cute. Questo si presenta con macchioline reticolari più o meno estese, dalle gradazioni di colore violaceo, che molto spesso vengono definite impropriamente come ‘’capillari’’.

teleangectasie
teleangectasie in una donna

Molte praticanti sostengono di non essere state inizialmente soggette a tale problematica che però è venuta a manifestarsi progressivamente dall’inizio degli allenamenti. In effetti, una delle sue concause può essere sicuramente il tipo di allenamento. A questo punto: ”basta allenamento con i pesi …”? Assolutamente no! Non è l’allenamento in sé che crea l’inestetismo, quanto la predisposizione fisica allo stesso (riscontrabile anche nell’uomo peraltro, ma in misura assai minore) associata al tipo specifico di allenamento praticato. In realtà l’attività fisica è un elemento fondamentale del benessere circolatorio, ma come tutte le cose, se impostato in modo inappropriato al soggetto e senza le dovute accortezze, può alterare la funzionalità del microcircolo causando il fastidioso problema.

Vediamo un attimo di approfondire l’argomento. Quelli che spesso vengono definiti “capillari” sono in realtà ‘’teleangectasie’’ o meglio dilatazioni patologiche a carico dei capillari, una sorta di minuscole vene varicose molto sottili, che diventano superficiali e visibili ad occhio nudo, innocue, ma espressione degenerativa dei capillari stessi. Questi in realtà sono situati ben più in profondità, tra il ramo terminale di una arteria e quello iniziale di una vena, con funzioni ben precise di depurazione, ossigenazione e nutrizione dei tessuti.

Le cause scatenanti le telenagectasie sono molteplici, a seconda dei casi esse possono essere di tipo:

Ormonale: localizzate nelle cosce e si evidenziano in particolari fasi ormonali della donna come nel menarca, in menopausa, in gravidanza o per l’uso di medicinali ormonali.

Da insufficienza venosa: si presentano il più delle volte associati ad altri tipi di varici. Si evidenziano  nelle cosce,  attorno il malleolo e dorso del piede.

Da fragilità capillare: localizzate attorno le caviglie, i fattori scatenanti sono di tipo termico come  caldo e freddo.

A questi fattori si può aggiungere le teleangectasie da sovraccarico.

Il problema in questo caso risiede nell’aumento pressorio dei capillari che avvia il processo degenerativo degli stessi dando forma alle teleangectasie. L’eccessivo aumento pressorio si verifica in concomitanza con un alto volume di lavoro al quale quella precisa zona muscolare è stata sottoposta che sollecita il reticolo capillare circostante. Inoltre anche la notevole concentrazione di lattato, derivante dall’alto volume, grava sulla circolazione capillare.

In questi casi molto spesso le atlete tendono ad abolire determinati esercizi tra cui i fondamentali (squat, affondi ecc) che sono però indispensabili per la costruzione muscolare soprattutto delle cosce, o addirittura ad abbandonare l’allenamento con sovraccarico. Istintivamente infatti si è portati a credere che sia l’esercizio “pesante” a causare l’inestetismo. In realtà è esattamente il contrario!

Il basso volume e l’alta intensità non determinano cambiamenti pressori rilevanti come invece fanno i programmi ad alto volume.

Quindi il primo passo è anzitutto verificare se si è in presenza di predisposizione alla ‘’teleangectasie’’, magari già manifesta, in quanto già questa condizione fa presagire uno stato di debolezza dei vari sistemi sopracitati. Successivamente, si determinerà il tipo di allenamento più idoneo sulla base dell’obbiettivo che si desidera raggiungere.

Ad esempio, qualora le finalità siano prettamente dimagranti, non c’è nessuna ragione di creare aumenti pressori e un lavoro blando mirato alla capillarizzazione, tanto nel ginoide venoso quanto in quello arterioso, migliora l’attività del microcircolo e l’ossigenazione dei tessuti. Se la finalità è invece il tono muscolare, è ormai assodato che le tecniche ad alta intensità sono la scelta migliore non solo per gli effetti sulla composizione corporea, grazie alle modificazioni metaboliche ed ormonali indotte, ma anche, come abbiamo visto, sotto l’aspetto estetico.