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Correlazione tra cibi industriali e malattie

Oggi volevo parlarti della connessione tra l’industria del cibo e l’epidemia di obesità e di malattie caratteristica della nostra civiltà occidentale.

Ti sei mai chiesto perché nonostante tutti gli avanzamenti tecnologici fatti in campo biomedico la popolazione è sempre più grassa ed infiammata?

A mio parere non è un caso che ci troviamo in questa situazione.

Quello che viene chiamato Big Food è un conglomerato di multinazionali del cibo che in definitiva controllano e producono la maggior parte di ciò che trovi nei supermercati, specialmente tutto ciò che è confezionato e che normalmente viene disposto nei corridoi centrali ( ecco perché evitare que

ste zone e seguire solo il perimetro dove trovi i prodotti freschi è una buona idea ).

Le aziende più rappresentative in questo campo sono la Nestlé, la Coca Cola e la Pepsi ( citando Forbes, le ultime due multinazionali vendono molto più che le “semplici” bevande che le hanno rese famose ).

Queste multinazionali del cibo incassano letteralmente centinaia di miliardi di Euro ogni anno.

Il grosso del loro Business è quello di creare alimenti che contengano ingredienti di basso valore, sia economico che nutrizionale, presentandoli alla popolazione come ottimi, attraverso un complesso sistema di Marketing atto a creare dal nulla dietetico un prodotto largamente accettato e acclamato dalle masse.

Il consumatore non si rende spesso conto che paga molti euro per prodotti che non valgono e non costano alla multinazionale più di qualche centesimo.

Ad esempio, quello che trovi in una scatola di Corn Flakes sul mercato viene acquistato dalla multinazionale a non più di 5/10 centesimi di Euro, ma tu lo pagherai alcuni Euro.

Tutto ciò è reso possibile dal fatto che gli ingredienti che trovi negli alimenti super processati non sono solo economici, ma hanno anche scadenze estremamente lunghe senza che necessitino essere conservati in un frigorifero.

Questo è uno dei motivi per cui i carboidrati derivati dalle farine di cereali sono così economici: durano a lungo senza necessitare particolari attenzioni per la conservazione.

Sfortunatamente il contenuto di questi prodotti, tanto ben confezionati ( imbellettati direi, ma ricorda che lo sterco rimane tale anche se lo metti in una scatola d’oro ), sono per lo più derivati dei cereali, oli di semi e zuccheri semplici; ingredienti estremamente economici che sappiamo bene essere una delle principali cause dell’obesità e di svariati altri disordini metabolici.

Si può quindi affermare, senza rischiare di essere smentiti, che esista una stretta relazione tra il basso costo dell’alimento e quanto questo ci danneggerà, sia in termini di salute che di prestazioni mentali.

Dal momento che, come ho precedentemente affermato, il denaro generato da questo settore è nell’ordine delle centinaia di miliardi di Euro, non aspettarti che le cose possano cambiare a breve.

In altre parole, non aspettarti che riviste, televisioni o Mass Media in genere smettano di promuovere il consumo di questa spazzatura.

Del resto tieni sempre ben presente che mantenere le persone in buona salute non genera denaro, ma avere buona parte della popolazione malata è tutta un’altra storia…

Non aspettarti neppure che le cosiddette autorità sanitarie si schierino contro le multinazionali del cibo, i malati mantengono il sistema e andarci contro creerebbe un chiaro conflitto di interessi.

Proprio alcuni giorni fa la World Health Organization ( l’organizzazione mondiale della sanità ) ha dichiarato che la gente dovrebbe rimpiazzare il burro ( incluso quello chiarificato ) con gli oli di semi vegetali ( non sto parlando qui di olio di oliva ).

Subito il celebre cardiologo americano Ahseem Malhotra è intervenuto mostrando tutto il suo disaccordo, ma come sempre queste sono voci fuori dal coro che verranno sommerse dal silenzio di tutti gli altri.

E’ bene che ti renda conto che l’ambiente intorno a te: supermercati, bar, ristoranti, punti di aggregazione sociale, televisioni, etc, è modellato e costruito dai responsabili di queste multinazionali in modo da condizionarti progressivamente fino dall’infanzia a credere che i cibi da loro prodotti sono quelli a te più adatti, salvo poi dover pagarne il prezzo attraverso la tua salute futura ( un prezzo che alimenta il primo settore commerciale al mondo: Big Pharma ).

Non aspettarti l’aiuto di nessuno, sei tu che devi creare l’ambiente in cui vivere una vita lunga ed in salute.

Impara a decidere tu cosa mangiare e quale stile di vita adottare dopo esserti informato.

Nel mio libro Elisir discuto nello specifico come fare a creare l’ambiente ideale per mantenersi in forma e performanti, impara da chi ha dimostrato su se stesso e su migliaia di altre persone che vivere una vita lunga e attiva ritardando i processi di invecchiamento non solo è possibile, ma alla portata di tutti.

Dai un senso al nuovo anno prendendoti cura di te stesso e di chi ti sta vicino.