Qui era il problema.
Ho sofferto a causa dei livelli di energia costantemente fluttuanti, cattivo umore, palpitazioni cardiache, accelerazione del battito cardiaco, livelli molto bassi di colesterolo HDL (buono) e livelli di trigliceridi moderatamente elevati.
Tutto questo accadeva anche se controllavo l’assunzione calorica giornaliera, limitavo fortemente l’assunzione di grassi nonostante avessi letto spesso che erano in realtà salutari per il corpo, e mi allenavo sia coi pesi sia con allenamenti aerobici tutti i giorni.
Persi circa 12 kg con questo programma, ma molto lentamente nonostante continuassi a limitare il mio apporto di grassi e continuassi ad allenarmi.
Dopo aver incontrato mia moglie, abbiamo provato ad applicare insieme il paradigma “low fat” e a continuare gli allenamenti. Entrambi soffrivamo di gravi sbalzi di energia dovuti a questo schema dietetico.
Come se non bastasse, cambiammo la nostra alimentazione adottando una dieta simil-vegana, limitando l’apporto di zuccheri raffinati e nutrendoci per la maggior parte di riso integrale, fagioli, funghi, frutta fresca e verdura, occasionalmente noci, pane, una piccola quantità di “hummus” e qualche volta un po’ di formaggio senza grassi oppure del burro di arachidi.
Ci assicuravamo di assumere circa 45 gr di proteine al giorno (l
a quantità ottimale consigliata dagli esperti), non mangiavamo più di 20-30 grammi di grassi al giorno, niente grassi animali e niente proteine animali ( o prodotti animali di alcun genere) tranne una piccola quantità di formaggio. In qualche occasione facevamo una “pazzia” con l’hummus e arrivavamo ad assumere 40-50 grammi di grassi in un giorno, ma nella maggior parte dei casi non erano più di 20 grammi e, qualche volta, non ne assumevamo proprio.
Facevamo inoltre del nostro meglio per controllare l’apporto calorico giornaliero, mangiando solo quando eravamo affamati e cercando di limitare le abbuffate. In un mese con questo regime alimentare aumentai di 3 kg e la mia povera moglie Rosemary di 12. Rosemary aveva inoltre problemi di svenimenti improvvisi.
Non potevo dormire. Le mie palpitazioni e la velocità del mio battito non erano mai state così alti. Non solo ero affamato per la maggior parte del giorno, ma quasi tutte le notti mi svegliavo a causa della fame.
Entrambi tentavamo di non mangiare fuori pasto, ma eravamo sempre così rabbiosamente affamati per tutto il giorno, era impossibile fermarci dal mangiare ed eravamo costantemente giù di morale. Cercavamo in ogni modo di non pensare al cibo ma era tutto inutile.
Ogni giorno attraversavamo momenti in cui non avevamo energia. Avevamo bisogno spesso di dormire durante il giorno. Abbiamo tentato di convincerci che fosse “naturale” necessitare di un sonnellino nel pomeriggio per riposare, pensavamo che sentirci così stanchi era solo parte della vita.
A questo punto, dopo anni di sacrifici seguendo i consigli convenzionali (ovvero che il mangiare pochi grassi e poco colesterolo fosse la via più salutare per vivere, e avendo vissuto solo fallimenti), avevo pensato di passare ad una completa e ferrea dieta vegetariana, scoprendo poi che non solo non era la “terra promessa” ma aveva portato me e mia moglie a condizioni di salute pessime.
La cosa interessante che vorrei farvi notare è che spesso, quando parlavo con un nutrizionista sul come le diete a basso apporto lipidico in generale e il vegetarianismo mi avessero portato ad uno sfinimento fisico, ricevevo una lezione su quanto fosse importante considerare un cambiamento nella dieta in un contesto di cambiamento dello stile di vita.
Quando notai che mi stavo già allenando regolarmente, pensai che necessitassi di ancor più allenamento (come se 90 minuti al giorno per 5-6 giorni a settimana non fosse abbastanza!) oppure pensavo di ingerire ancora troppe calorie. Mi sono sempre chiesto se stavo abbassando troppo le calorie e stavo mettendo il mio corpo in una condizione di “fame perenne”, oppure semplicemente ero indisciplinato e avrei dovuto così ridurle ancora di più.
La verità era che stavo mangiando 200 grammi di riso integrale al giorno, molti fagioli, frutta, succhi, insalate fresche, noci e così via.
Quindi, la “fame perenne” era un mito, stavo mangiando come un cavallo. E anche se stavo mangiando così tanto, non ero mai sazio.
Ero nervoso tutto il giorno, ed ero talmente affamato per la maggior parte del tempo da non riuscire più a dormire bene e a vivere normalmente. A tal proposito mi veniva spesso suggerito che necessitavo solamente di un po’ di forza di volontà o di impegno. A questi posso solo dire, che razza di forza di volontà dovrei avere nel soffrire costantemente?
Accusereste qualcuno con il mal di denti di non avere la forza di volontà per sopportarlo? Accusereste qualcuno con molta nausea di non avere abbastanza forza di volontà dopo che ha vomitato? Ero dannatamente AFFAMATO.
Non mi ero depresso, non mangiavo cibo per ricompensarmi. Ero davvero affamato, una sensazione fisica acuta che potevo ignorare come posso ignorare una sigaretta che viene spenta sul palmo della mia mano.
Potrei sopportare? Si, ma perché dovrei? E se mangiando migliaia di calorie con la mia dieta vegetariana “salutare e naturale” ero comunque molto affamato, come sarei stato se avessi ulteriormente ristretto le mie porzioni?
Dopo quasi un mese nella “terra promessa” del vegetarianismo dissi a me e a mia moglie che questa dieta non avrebbe funzionato per noi. Dopo mesi di esperimenti trovammo qualcosa che funzionò, ovvero una dieta iperlipidica ed iperproteica, descritta da Michael e Mary Eades (nel loro libro “Protein Power”) e da Robert Atkins (nel suo libro “The new diet devolution”).
Ora, non voglio predicare che questa dieta debba essere seguita da chiunque. Al contrario, penso che ognuno dovrebbe fare del suo meglio per trovare ciò che funziona per la sua persona. Comunque, con settimane di dieta in cui mangiavamo molta carne, uova e formaggi naturali (non quelli senza grassi) ebbi questi risultati: persi peso senza soffrire la fame.
Avevo più energia di quanta ne avessi mai avuta da molti anni a questa parte. Il livelli di colesterolo e trigliceridi migliorarono notevolmente. Le palpitazioni cardiache scomparvero. Non mi sentivo più stanco durante il giorno. Dormivo meglio e necessitavo di dormire meno in generale. Non ero mai stato così bene da tempo.
Mia moglie ebbe risultati simili ai miei. I suoi valori di glucosio nel sangue ritornarono nella norma, la sua anemia cronica svanì e non ebbe più svenimenti improvvisi. La tendenza potrà essere di screditare la nostra esperienza, specialmente riguardo all’energia e alle palpitazioni cardiache.
Qualcuno dirà che è tutta una questione psicologica. A questi posso rispondere, se è tutta una questione psicologica, perché non abbiamo avuto gli stessi benefici psicologici da una dieta ipolipidica?
Ci venne promesso che se avessimo seguito una dieta bassa in grassi e proteine e alta in carboidrati complessi ci saremmo sentiti meglio, ci saremmo visti più in forma, avremmo perso facilmente peso senza soffrire la fame e avremmo avuto molta energia. Sono stato un devoto sostenitore di tutto ciò per anni, ma non accadde mai nulla.
Quando passai ad una dieta vegana, mi dissero che sarei stato ancora meglio, avrei avuto più energia e avrei perso peso facilmente e così via. Pensavo davvero che queste diete mi avrebbero aiutato, ma non lo fecero.
Molto tempo dopo discussi sul web con altre persone che usavano diverse forme della mia dieta, con gli stessi risultati. Ho parlato con dozzine di persone con problemi di colesterolo cattivo, ipertensione, diabete e altri problemi che erano più in salute dopo essere passati ad una alimentazione non vegetariana (Ricorderò sempre un ragazzo che mi disse “La dieta Ornish (dieta a base di legumi e cereali) mi ha veramente scombussolato l’organismo”).
E la mia rabbia salì quando col passare del tempo incontravo letteralmente migliaia di altre persone che mi raccontavano storie simili su quanto avevano sofferto con diete vegetariane o con altre diete simili alla cosiddetta “unica vera dieta salutare”.
Molte persone, compresi alcuni dottori, sembrano aver dimenticato le basi della scienza empirica. Non importa se qualche studio abbia suggerito che, ad esempio, la carne rossa alzerà i livelli del nostro colesterolo. Se un paziente può mangiare carne e il suo colesterolo migliora, non ci sono giustificazioni nel dire che la carne alza i livelli di colesterolo.
Se inoltre dopo esami clinici risulta che il paziente è chiaramente sano e si sente meglio, allora la dieta che ha sperimentato è quella giusta per il suo benessere.
Qualsiasi dottore che non riconosce questo come una fondamentale verità non merita una licenza di medico, e ogni persona normale che non accetta questo necessita di un trapianto di buon senso.
Non voglio discutere con coloro che si sentono bene e più in salute utilizzando una dieta vegetariana. Dannazione, non ho problemi con nessuno che mangia solo popcorn e birra per tutto il giorno e secondo i test clinici è perfettamente in salute e si sente bene.
Io sto bene, mia moglie anche. E così anche centinaia di altre persone che conosco.Ed è tempo che tutto il mondo riconosca che non esiste una dieta perfetta che rimette in forma chiunque allo stesso modo.
Nel mondo della nutrizione, non ci sono delle regole così strette e rigide come molte persone (inclusi dottori e nutrizionisti) pensano. Ricorda sempre di leggere il più possibile riguardo all’alimentazione.
E trovando una dieta, ricorda che dovrà essere una dieta salutare che possa essere seguita per tutta la vita; questo è l’obiettivo che dovresti avere, ma nel viaggio per trovarla, dovresti ricordare che il tuo obiettivo è trovare una dieta che funzioni per te, non di trovare un modo di farti indottrinare in una dieta che non fa per te.
Buona fortuna per la tua ricerca della tua salute personale.