Perché finalmente i dottori si sono resi conto che il colesterolo contenuto nei cibi non è un problema
Il colesterolo è contenuto in ogni cellula del nostro corpo.
E’ strutturale nelle nostre membrane cellulari, è indispensabile per il passaggio di molte molecole nella cellula, così come l’esclusione di altre ( processo selettivo ).
Non tutti sono a conoscenza del fatto che la quasi totalità delle nostre cellule, quelle epatiche in particolare, producono la maggior parte del colesterolo che necessitiamo per funzionare correttamente ( circa 1000/1500 Mg al giorno ), il resto lo ricaviamo dagli alimenti di cui ci cibiamo.
Dopo quasi 30 anni di guerra al colesterolo alimentare, il governo degli Stati Uniti e l’ American Heart Association ( forse il più importante organismo internazionale dedicato allo studio del cuore ) stanno iniziando ad invertire la loro tendenza ed impressione su questa importantissima e vitale molecola.
Un rapporto recente stilato dall’ US Department of Health’s Dietary Guidelines Advisory Committee ( dipartimento del comitato di raccomandazione delle linee guida alimentari negli Stati Uniti ) ha rivisto integralmente le linee guida sull’assunzione di alimenti contenenti Colesterolo annunciando che: “ il Colesterolo non dovrebbe essere un alimento di cui preoccuparsi se consumato in alte quantità”. [1].
Sembra proprio che nonostante quando i Mass Media ci abbiano ripetuto per anni, il Colesterolo alimentare non sia proprio quel mostro che ci avevano dipinto.
In questo articolo intendo spiegare meglio cosa sia il Colesterolo, quali siano i tipi diversi di Colesterolo e come siano in grado di aiutare il nostro corpo e cervello a funzionare meglio.
Il Colesterolo mantiene il nostro cervello funzionale
Il Colesterolo è particolarmente rilevante per le funzioni cognitive.
Il nostro cervello riveste solo il 2% del nostro peso corporeo, ma contiene il 25% del Colesterolo presente nel nostro organismo [2].
Perché così tanto e così concentrato? Semplice, il Colesterolo è indispensabile ai nostri neuroni per comunicare tra di loro.
I neuroni sono avvolti in strutture mieliniche ( formate da grassi ), dovete pensare ai neuroni come a cavi elettrici e alla mielina come l’isolante attorno ai cavi.
Il grasso di cui è costituita la mielina facilita e velocizza il passaggio del segnale elettrico diminuendo al minimo la dispersione. La mielina è per 1/5 Colesterolo, ciò significa che mangiare buone quantità di Colesterolo è necessario per mantenere il nostro cervello in buona efficienza.
La carenza di Colesterolo è associata ad un declino progressivo delle funzioni cerebrali e della memoria, specialmente nelle persone che seguono la classica dieta occidentale ( ricca in carboidrati e bassa in grassi e Colesterolo ).
Nel 2011 è comparso uno studio nell’ European Journal of Internal Medicine ( giornale europeo di medicina interna ) che diceva:” un eccesso di carboidrati alimentari, in particolare fruttosio, insieme ad una carenza nel lungo periodo di grasi e Colesterolo, può portare allo sviluppo dell’Alzheimer. [3]
Dal Colesterolo derivano tutti gli ormoni sessuali
Ebbene si, il Colesterolo è il punto di partenza per la sintesi di ogni ormone sessuale sia nell’uomo che nella donna, ciò include: Estrogeni, Testosterone e Progesterone.
Un’altra molecola fondamentale nella produzione degli ormoni sessuali è la Vitamina D e spesso chi introduce pochi grassi e Colesterolo nella propria alimentazione tende ad esserne carente ( ricordatevi che la Vit. D è una vitamina liposolubile ).
Il Colesterolo è inoltre fondamentale nella produzione della Bile, gli acidi biliari aiutano i nostri organismi a regolare il metabolismo di grassi, zuccheri e dello stesso Colesterolo. [4]
E’ inoltre fondamentale per il regolare assorbimento delle vitamine liposolubili.
Cosa esattamente è il Colesterolo e perché è così discusso?
Un mito comune è che il colesterolo sia un grasso, tuttavia nonostante viaggi attraverso il torrente sanguigno insieme ai grassi e si trovi nella parte grassa dei cibi non lo è.
Il Colesterolo fa parte di una particolare famiglia di alcoli chiamati “Steroli”.
Gli Steroli hanno due distinte parti costitutive, una idrofilica ( si dissolve in acqua ) e una lipofilica ( si dissolve nei grassi ), questa dualità permette agli Steroli di poter viaggiare in composti costituiti da acqua ( come il sangue ) mentre trasportano componenti grasse.
Il Colesterolo viaggia nel sangue attraverso Carriers che vengono chiamati Lipoproteine, paragonabili a piccoli containers pieni di grassi, proteine e altri nutrienti ( come vitamine liposolubili ), questi nutrienti non sono in grado di sciogliersi completamente in acqua così necessitano delle Lipoproteine per essere trasportati.
Probabilmente il colesterolo è stato messo sotto una cattiva luce solo perchè è la prima cosa che possiamo separare dal nostro sangue e per questo motivo i ricercatori gli hanno dato molta attenzione fino ad associarlo ad una quantità incredibile di problematiche, tuttavia senza mai accertare fino in fondo le reali cause.
In altre parole, sarebbe meglio considerare il Colesterolo come un sintomo di un problema e non la causa. ( almeno nella stragrande maggioranza delle problematiche ad esso connesse ).
C’è per fino motivo di credere che il Colesterolo possa renderci più forti ( è più facile sopravvivere ad avvelamenti, così come aumentare la massa muscolare in presenza di alti livelli di Colesterolo ematico ).
Un’alta quantità di Colesterolo ematico insieme ad un’alta infiamazione sistemica è da considerarsi sicuramente una cattiva notizia.
Una volta che la comunità scientifica capì che il Colesterolo negli alimenti non è un problema il dibattito passò sul tipo di Colesterolo nel sangue e quale potesse effettivamente costituire un problema: LDL Vs HDL.
Che cosa realmente significa LDL Vs HDL?
Le Lipoproteine inizialmente vengono assemblate nell’intestino, dove raccolgoro e legano i grassi, il Colesterolo e gli altri nutrienti, dopo essere state riempite passano nel torrente sanguineo così da permettere la distribuzione dei vari nutrienti nei tessuti target.
Durante il loro viaggio le Lipoproteine cambiano forma, ce ne sono alcuni tipi, ma le più famose sono sicuramente:
- High Density Lipoprotein o HDL
- Low Density Lipoprotein o LDL
I media e la comunità medica ama parlare dello LDL come del “Colesterolo cattivo” e del HDL come di “quello buono”.
L’argomento comune di solito è: LDL trasporta il Colesterolo ai tessuti ( suppostamente una cosa cattiva ) mentre lo HDL preleva il Colesterolo dai tessuti ( suppostamente una cosa buona ).
Marchiare le Lipoproteine come “buone” e “cattive” è sia impreciso che ingannevole.
Questa pessima scelta di parole non sarebbe così cattiva se non inducesse le persone a scegliere gli alimenti in relazione al loro contenuto di Colesterolo, facendoli allontanare da ottimi e salubri prodotti ricchi di grassi animali a favore di prodotti risaputamente infiammatori ( carboidrati raffinati e oli vegetali industriali notoriamente non contenenti Colesterolo ).
Allora, se il Colesterol alimentare non è la causa dei problemi cardiovascolari così comuni in occidente, dove dobbiamo cercare il colpevole?
Il Colesterolo non causa problemi cardiovascolari, ma di certo i grassi polinsaturi ossidati lo fanno
Non è vero che molto Colesterol nel sangue causi problemi cardiovascolari, in effetti è il risultato di un accumulo continuo di particelle di LDL nelle nostre arterie e questo accade a causa di alti livelli di infiammazione sistemica.
Quando le particelle di LDL contengono principalmente grassi già ossidati ( tipico di diete alte in grassi poliinsaturi vegetali come quelli derivati da soia, mais, canola, etc ).
I grassi polinsaturi sono assai delicati, sono suscettibili di essere ossidati dai radicali liberi e averne troppi in circolo può aumentare i livelli sistemici di infiammazione fino al punto di far sorgere specifiche patologie.
Ora quindi la domanda diventa non tanto quanto LDL abbiamo in circolo, ma quanto ossidato esso sia.
Il mito su Colesterolo e formazione di placche
Un’altra cosa importante è considerare quanto tempo queste particelle ossidate staranno “attaccate” a dove non dovrebbero attaccarsi.
Una volta all’interno delle arterie le particelle ossidate di LDL attraggono i macrofagi e altri costituenti del nostro sistema immunitario che cercheranno di ripulire l’ostruzione; sfortunatamente la risposta immunitaria a carico dei globuli bianchi, se prolungata nel tempo, può andare fuori controllo e portare alla formazione di placche arteriose che a seconda dello spessore e gravità nel tempo possono bloccare la normale circolazione sanguinea. [5]
Dal momento che il Colesterol si trova in abbondanza nelle placche è stato definito spesso come la causa del problemi cardiovascolari.
Il danno alle arterie, che deriva dall’infiamazione sistemica persistente e lo LDL ossidato, è in realtà la causa primaria che sottostà alla formazione delle placche.
Le particelle di HDL, che contengono una buona quantità di Vitamina E ( un forte antiossidante ), possono ridurre la quantità di particelle ossidate in loco, in questo modo riducendo l’infiamazione generale e proteggendo le arterie dalla formazione delle placche, questo in effetti è il motivo per cui alti livelli di HDL sono associati ad un minor rischio di complicanze cardiache.
Il compito dello HDL in effetti non è quello di rimuovere lo LDL dalle placche, ma di proteggere e riparare lo LDL dallo Stress ossidativo.
Tiriamo le somme
Uno dei modi per combattere la formazione di placche arteriose ed i processi infiammatori in generale è utilizzare una dieta ricca in grassi saturi e monoinsaturi non ossidati, è inoltre altrettanto importante cercare di evitare grassi poliinsaturi di bassa qualità come quelli che normalmente si trovano all’interno dei prodotti industriali più venduti.
Seguire una dieta ricca di grassi di alta qualità e resistenti ai processi ossidativi contribuisce ad eleare i livelli di HDL e ridurre la quantità di LDL ossidato.
Consumare alte quantità di olio di cocco, grassi provenienti da carni di animali nutriti al pascolo, burro di animali nutriti al pascolo, pesce, avocado e stare lontani da Mais, soia, canola e oli di semi, mentre allo stesso tempo riduciamo il contenuto di carboidrati nella nostra dieta ( soprattutto zuccheri semplici e prodotti da forno ) è sicuramente una buona strategia.
E’ arrivato il momento di riabilitare il Colesterol una volta per tutte, visto che anche i governi, noti per la lora decennale battaglia a questa molecola, stanno progressivamente cambiando idea.
Una buona notizia per noi europei viene dalla Svezia ( forse perchè i costi della sanità in Svezia stanno creando non pochi problemi al governo ), che è arrivata ultimamente a raccomandare alla propria popolazione una dieta ricca in acidi grassi saturi.
Bibliografia:
[1] http://www.health.gov/dietaryguidelines/2015-BINDER/meeting7/docs/DGAC-Meeting-7-SC-1.pdf [2]http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11264981?dopt=Abstract&holding=f1000,f1000m,isrctn [3] http://www.ejinme.com/article/S0953-6205(11)00004-5/fulltext [4] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2811459/ [5] http://www.nature.com/nri/journal/v13/n10/full/nri3520.html
https://www.youtube.com/watch?v=gDU6Lq-2vTw