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Uomini e osteoporosi

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Uomini e osteoporosi

L’osteoporosi è un problema importante e spesso trascurato negli uomini.

La misurazione della densità minerale ossea con un T Score di −2,5 o inferiore indica presenza di osteoporosi.

Rischio di osteoporosi negli uomini prima dei 65 anni

L’American College of Physicians raccomanda di iniziare la valutazione periodica del rischio di osteoporosi negli uomini prima dei 65 anni. Noi alla HITA (High Intensity Training Academy) già dopo i 40 anni per tutti coloro che hanno sofferto di problematiche ormonali o sono stati sottoposti a terapie croniche con farmaci che possono interagire con la normale mineralizzazione ossea, come ad esempio il cortisone.

Tutti gli uomini con diagnosi di osteoporosi dovrebbero essere valutati inoltre per cause secondarie di perdita ossea.

La decisione relativa al trattamento dell’osteoporosi dovrebbe basarsi sulla valutazione clinica, sul workup diagnostico, sulla valutazione del rischio di frattura e sulla misurazione della densità minerale ossea.

La terapia farmacologica è normalmente raccomandata per gli uomini con osteoporosi. Ma anche per gli uomini ad alto rischio con bassa massa ossea (osteopenia) con un T Score da -1 a -2,5.

I bifosfonati sono gli agenti di prima linea per il trattamento dell’osteoporosi negli uomini.

Teriparatide (cioè ormone paratiroideo umano ricombinante) è un’opzione invece per gli uomini con osteoporosi grave.

La terapia con testosterone è benefica per gli uomini con osteoporosi e ipogonadismo. Sfortunatamente in Italia essere diagnosticato come ipogonadico è un’impresa per coloro che risultino avere valori di questo ormone nella “norma”, ma che tuttavia sono in presenza di tutta la sintomatologia tipica di bassi livelli di Testosterone (condizione di resistenza all’ormone, molto simile a quella più conosciuta nei diabetici all’insulina).

Il cambio di stile di vita porta alla progressiva rimineralizzazione ossea

Vedremo a breve che fortunatamente il cambio di stile di vita, se ben strutturato, porta alla progressiva rimineralizzazione ossea. Tra l’altro, senza necessità di uso di farmaci sia nell’uomo che nella donna.

Un adeguato apporto di calcio e vitamina D dovrebbe essere incoraggiato in tutti gli uomini, necessario a mantenere la massa ossea.

Gli uomini dovrebbero essere istruiti sulle misure relative allo stile di vita. Queste includono esercizio fisico (non qualunque, deve essere fatto in Alta Intensità sotto stretto controllo di personale altamente specializzato). Ma anche una dieta alcalinizzante, un’integrazione specifica atta alla ricostituzione del tessuto osseo.

L’osteoporosi negli uomini è un importante problema di salute pubblica e la sua prevalenza aumenta con l’invecchiamento della popolazione.

Sebbene tradizionalmente considerato un problema di salute delle donne (oggi si stima che un uomo su cinque sia affetto da ostepenia o osteoporosi), i tassi di mortalità e morbilità correlati all’osteoporosi sono più elevati negli uomini.

Le conseguenze dell’osteoporosi sono sottostimate e la condizione è spesso non riconosciuta e non trattata nella maggior parte degli uomini.

L’osteoporosi negli uomini è causata da una complessa interazione di diversi fattori. Tra questi vi sono carenza di ormoni sessuali correlati all’età. Ma anche errati stili di vita, genetica e scelte di vita (ad es. inattività fisica, tabacco, consumo eccessivo di alcol, un’alimentazione non appropriata, carenze di micronutrienti dovute ad un eccessivo uso di cibi ultra processati, etc…), nonché fattori di rischio specifici (ad es. eccesso di corticosteroidi) che causano perdita ossea e disgregazione microarchitetturale.

Quando diminuisce il testosterone

Man mano che gli uomini invecchiano, la produzione di estradiolo e testosterone diminuisce. Ciò si verifica soprattutto in quegli uomini che hanno adottato stili di vita (allenamento e alimentazione) non congrui.

A differenza delle donne, che sperimentano un brusco calo dei livelli di estrogeni in menopausa che porta ad una perdita ossea accelerata, gli uomini hanno una perdita ossea più lenta con una riduzione complessiva più bassa della BMD.

Negli uomini, la perdita ossea si verifica sotto forma di assottigliamento trabecolare, mentre nelle donne vi è una perdita di trabecole.

È importante considerare ed escludere le cause secondarie di perdita ossea in tutti gli uomini con diagnosi di osteoporosi.

Ipogonadismo, uso di corticosteroidi, fumo, consumo eccessivo di alcol, alimentazione inappropriata, carenza di attività fisica adeguata (non basta camminare), mancanza di micro e oligo elementi nella dieta dovuta a scelte alimentari sconsiderate, scarsa assunzione di calcio e carenza di vitamina D sono cause secondarie comuni di osteoporosi negli uomini.

Una storia accurata, un esame fisico e test di laboratorio di routine possono identificare la maggior parte delle cause secondarie.

La valutazione iniziale di laboratorio in tutti gli uomini con diagnosi di osteoporosi dovrebbe includere un emocromo completo, test di funzionalità epatica e misurazione dell’ormone stimolante la tiroide (TSH), testosterone sierico, creatinina, calcio e livelli sierici di 25-idrossivitamina D.

La misurazione dei livelli di calcio e creatinina nelle urine nelle 24 ore per identificare l’ipercalciuria può essere indicata negli uomini con osteoporosi idiopatica che si verifica prima dei 60 anni. Stessa cosa se i metodi diagnostici iniziali non riescono a determinare una causa di bassa massa ossea.

Fino al 40 percento dei casi di osteoporosi negli uomini è primario o idiopatico.

Come gli astronauti

Che considerazioni possiamo trarre da quanto appena letto?

E’ chiaro che una volta identificate le cause (vedi sopra) che spesso sono da ricercarsi negli stili di vita e secondariamente nell’uso di farmaci necessari a contrastare patologie croniche, quello che immediatamente si dovrebbe fare è rimuoverle (è più complicato se le cause sono da uso di farmaci demineralizzanti) entrando immediatamente in un protocollo di lavoro che comprenda dieta, integrazione alimentare e allenamento in Alta Intensità seguiti da personale altamente specializzato.

I farmaci dovrebbero essere l’ultima strada percorribile. Infatti, gli effetti collaterali che ne derivano non sono di poco conto e spesso rallentano solo la malattia senza mai curare.

Come succede per gli astronauti che, in assenza di gravità, vanno progressivamente incontro ad una perdita di tessuto osseo, ma che una volta tornati sulla Terra, nuovamente sottoposti alla gravità, ritornano alla normalità, anche per noi è possibile invertire il processo (se la patologia non è progredita eccessivamente) e tornare così ad avere ossa sane.

Rimuovere le cause e abbracciare un nuovo stile di vita è tutto quello che dobbiamo fare.

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