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Floating Tank e stati meditativi profondi

Cos’è un Floating Tank ( in italiano vasca di deprivazione sensoriale )?

Lavorando nei laboratori del National Institute of Mental Health (NIMH), il Dr. Lilly trovò una grande vasca usata durante la seconda guerra mondiale per lo studio sui sommozzatori. 

Decise di adattarla ai suoi scopi al fine di studiare meglio gli effetti della deprivazione sensoriale sul cervello umano e sugli stati alterati di coscienza. 

Il dibattito scientifico a quell’epoca verteva sulla possibilità che il cervello umano smettesse di funzionare in assenza di stimoli sensoriali. 

Per investigare su questa possibilità, John Lilly cercò di trasformare questa vasca in uno strumento in grado di ridurre al minimo gli stimoli esterni.

La vasca era piena di acqua satura di sale solfato di magnesio, mantenuta costantemente a temperatura corporea in modo da eliminare la sensazione tattile. 

Il corpo dello sperimentatore si trovava così a galleggiare in assenza di gravità in un liquido isotermico. 

L’assenza degli altri stimoli veniva garantita isolando la vasca da luce e rumori esterni.

In sintesi questa è la descrizione di una vasca di deprivazione sensoriale o Floating Tank.

Come probabilmente già saprai circa 2 anni fa ho iniziato a scrivere il mio quarto libro, un vero e proprio manuale su come usare allenamento in Alta Intensità, alimentazione, integrazione e tecnologie per indurre stati di meditazione profonda nell’Anti aging ( nel rallentamento dei processi di invecchiamento ).

La meditazione è risaputo essere una tecnica assai efficiente per la disattivazione del nostro sistema nervoso simpatico che nella società odierna tende a creare una condizione nota come “Fight or Flight”, ossia del combatti o fuggi.

Condizione questa utilissima se siamo nella foresta e notiamo una tigre che ci sta osservando, ma devastante quanto derivata da una condizione di continua tensione dovuta ai ritmi delle nostre vite condotte in maniera distonica rispetto a come sarebbero dovute essere in natura.

In natura, infatti, la condizione di “Fight or Flight” non può che concludersi in due modi:

  1. sopravvivenza o scampato pericolo attraverso la fuga o la lotta
  2. la morte dell’individuo

In entrambi i casi la situazione si risolve rapidamente, ma cosa succede se questa condizione persiste per lunghi periodi di tempo?

La continua attivazione del sistema nervose simpatico porta ad un’altissima sintesi di Cortisolo inizialmente, seguita da un progressivo esaurimento delle ghiandole surrenali.

Alte produzioni croniche di Cortisolo portano ad ingrassare, sopprimere il nostro sistema immunitario, far funzionare male il nostro sistema gastrointestinale, abbassare i nostri livelli di Testosterone, etc ( tra le altre cose ).

Ecco perché la meditazione è così di moda oggi e sta entrando, a ragione, in tutti i migliori protocolli Anti Aging.

Fino a qui tutto bene, ma qual’è il lato oscuro della meditazione?

  1. si necessita di mesi o anni per iniziare a meditare nella maniera corretta
  2. è necessario praticare almeno un’ora al giorno ( e non tutti hanno il tempo materiale per farlo )

I due problemi di cui sopra fanno si che molti si astengano da questa pratica e che molti altri siano invece convinti di meditare quando invece stanno semplicemente pensando ad occhi chiusi e gambe conserte.

Perché quindi, dal momento che siamo nel XXI secolo, non usare delle tecnologie che ci permettano di raggiungere uno stato meditativo contraddistinto dal cervello in funzione a frequenza Theta?

L’anno scorso ho iniziato la mia ricerca in tal senso ed ho trovato due tecnologie potenzialmente interessanti:

  1. La vasca di deprivazione sensoriale – Floating Tank
  2. Lampade a speciali frequenze luminose che inducano il rilascio di DMT ( dimetiltriptammina ) dalla ghiandola pituitaria e ci accompagnino in un profondo stato meditativo

Della seconda tecnologia vi parlerò in futuro quando avrò avuto modo di provarla, ma la prima la sto sperimentando in questi giorni.

Una volta arrivato al centro dove si trova il Floating Tank mi è stato spiegato come utilizzarlo.

La prima cosa da fare è spogliarsi, sì, perché l’immersione si fa completamente nudi, ma avendo vasche in stanze private non è ovviamente un problema, importante anche levare ogni possibile gioiello o accessorio dal corpo.

Si fa una doccia di preparazione.

A questo punto entro nell’acqua che grazie all’altissima concentrazione di sale mi permette di galleggiare, chiudo la vasca e passo i primi 5 minuti ascoltando i suoni che provengono dagli altoparlanti ( anch’essi immersi nell’acqua ) insieme al lento e continuo cambio di colori delle lampade all’interno della vasca ( una sorta di cromoterapia rilassante ).

Alla fine di questi 5 minuti le luci si spengono ed i suoni ( canti di balene, delfini, rumore di acqua ) cessano, sei al buio più completo mentre galleggi in una sorta di liquido denso alla temperatura di 36 gradi centigradi.

Cosa succede?

Come tutte le cose bisogna imparare ad usarle, all’inizio il corpo rimane teso ( soprattutto la zona cervicale ), ma poi dopo qualche immersione, a me ce ne sono volute sei, effettivamente inizi a rilassarti completamente.

Alla sesta seduta non posso dire di essere entrato in una condizione Theta, ma il rilassamento è stato totale, tanto che per uscire dalla vasca ed incominciare a muovermi normalmente mi ci sono voluti una decina di minuti più una doccia fredda e la sensazione di rilassamento psico/fisico ( tranquillità e relativa felicità ) è durata molte ore dopo l’immersione.

Ma cosa sono le onde Theta?

Le onde Theta (4-7.9 Hz) sono comunemente rilevabili nella regione delle tempie, corrispondono allo stato di profondo rilassamento; mentre dormiamo e sogniamo, oppure quando passiamo dalla veglia al sonno siamo solitamente nella conformazione Theta. 

Durante questa fase, analizzando i neuroni della corteccia prefrontale, ( deputati all’apprendimento e alla memoria ), si è riscontrato un miglioramento nella capacità di apprendimento, in quanto vengono attivati i recettori per l’acetilcolina, un neurotrasmettitore preposto a trasmettere impulsi a livello di Sistema Nervoso Centrale e di Sistema Nervoso Periferico e che sappiamo essere implicato nella formazione di nuovi collegamenti neuronali attraverso la genesi di nuove connessione sinaptiche. 

Queste onde aumentano le funzioni cerebrali, migliorano la memoria e rendono più facile e duraturo l’apprendimento e gli stati creativi, mentre allo stesso tempo attivano il sistema nervoso parasimpatico in modo da portarci ad un profondo rilassamento psico/fisico, ossia quello che ci raccontano di raggiungere i monaci buddisti durante le loro sessioni meditative.

E’ chiaro che in un’ottica Anti Aging che debba necessariamente tenere conto del fattore tempo nella nostra società queste tecnologie sono perfette per chiunque non abbia la possibilità di meditare giornalmente e/o per chi voglia semplicemente da subito i benefici della meditazione senza tuttavia impiegare anni per padroneggiare la tecnica.

Dal mio punto di vista queste tecnologie ci permettono di completare il protocollo Anti Aging insieme all’allenamento in Alta Intensità ( Heavy Duty e/o Protocollo Ibrido HD/ZT per i più avanzati ), ad una dieta personalizzata e ad alcuni integratori chiave da usare a completamento.

I protocolli di allenamento e alimentazione sono già implementati da anni alla HITA ( High Intensity Training Academy ) sulla nostra clientela Premium, quello che a breve vorremmo integrare sono queste tecnologie in modo da chiudere il cerchio aumentando così non solo le prestazioni fisiche, ma anche la performance mentale mentre ritardiamo tutti i processi di invecchiamento.

Questo a mio parere trasforma un Personal Training Studio in quello che potremmo definire un centro di medicina funzionale preventiva ( si ritorna ad una visione olistica dell’essere umano molto più vicina a quella classica della medicina cinese tradizionale ), ossia come vivere a lungo in piena funzionalità fisica e mentale con 4 ore di allenamento al mese, un’alimentazione ritagliata su misura e qualche seduta settimanale in una vasca di deprivazione sensoriale.