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Donne e allenamento ( seconda parte )

Donne e allenamento

Come una percezione della realtà, indotta dai Mass Media, ha cambiato il rapporto da un corpo sano e funzionale in un aberrante condizione patologica.
( Seconda parte )
Articolo di Enrico Dell’olio

Va segnalato che nonostante l’estrema magrezza raggiunta da alcune donne, grazie al loro stile di vita o come diretta conseguenza di una predisposizione genetica individuale o ancora grazie ad  allenamenti “aerobici” estenuanti e continui, molte di loro continuano ad avere una reazione fobica ai fenomeni di obesità.

Tendono inoltre a considerare lo sviluppo muscolare come una forma di sovrappeso.
Questa vera e propria fobia del grasso agisce anche disturbando la loro corretta percezione della composizione corporea.
Molte donne credono di essere in sovrappeso quando in realtà sono in una condizione di “magrezza” indotta da uno stato più o meno grave di sarcopenia.

E’ evidente come la nostra realtà, artificialmente manipolata, sia riuscita a creare una tale pressione psicologica sulle donne da alterare, come ultima analisi, la percezione corretta dei loro corpi.
In questo modo molte donne nella condizione sopra descritta sono incapaci di percepire correttamente la loro reale immagine.
II main-stream ci continua a far credere che un corpo sarcopenico e sottile è quello che meglio rappresenta la vera bellezza, è infatti all’interno delle nostre dinamiche sociali che dobbiamo cercare i motivi per cui le donne risultano essere eccessivamente preoccupate della loro immagine.

Avere un corpo sano, funzionale e muscoloso viene considerato da molte giovani donne ripugnante.
In questo modo, le donne contemporanee sono arrivate a mostrare una vera e propria reazione allergica al sollevamento pesi, arrivando a credere che toccare un peso le farà diventare delle specie di Hulk in gonnella.
Chiaramente questa credenza è falsa, se pensiamo quanto sia difficile per moltissimi ragazzi con alti livelli di testosterone circolante costruire una massa muscolare sufficiente da farli riconoscere ai più come semplici frequentatori di palestre ( e non dei Bodybuilders ).

Le donne che utilizzano la pillola anticoncezionale per più di cinque anni non hanno livelli sufficientemente alti di testosterone libero che consenta loro di aumentare di massa muscolare.
In questo modo diventa molto difficile, spesso impossibile, per una donna avere dei buoni risultati in termini di aumento di massa muscolare a meno che non decida di passare dal doping legale ( la pillola ) a quello illegale ( ormoni anabolizzanti ).

In un sondaggio fatto negli Stati Uniti si è evidenziato come quel 30% di donne americane che non sono in sovrappeso, nella maggior parte dei casi, erroneamente, si vedano grasse, quando in realtà sono semplicemente prive di una muscolatura ottimale necessaria a dar forma ai loro corpi, queste donne sono quindi si magre, ma non armoniose.
A mio avviso, la donna di oggi, ha un’immagine distorta del suo corpo e di se stessa in generale che determina un’ansia continua legata alla sensazione di essere in sovrappeso.
Inoltre, è diventato sempre più difficile, per la maggior parte delle donne, perdere peso senza perdere eccessive quantità di muscolo.
Spesso alla fine di una dieta associata ai classici programmi “aerobici” il peso è si sceso, ma non il grasso.

Medici e personal trainers hanno oggi sempre più la responsabilità di educare le donne ad un diverso approccio con il loro corpo che comprenda un sano e sufficiente sviluppo muscolare in quanto vantaggioso per loro sia sotto il profilo salutare/metabolico che quello meramente estetico.
A mio avviso, una corretta educazione è l’unico antidoto valido contro la disinformazione creata ad arte dai mass-media e dai cosiddetti “professionisti” del settore che permetta alle donne di acquisire un corpo sano e funzionale.

Questa missione, che mi sono auto-assegnato ormai molti anni fa, stride con la realtà dei “centri fitness” nostrani che consigliano ore ed ore di attività deleterie, inutili e a volte dannose approfittando della condizione di fragilità psicologica delle donne determinata dalle cattive informazioni apprese dai media.

Questi cosiddetti “allenamenti” sono perfetti per indurre quel look sarcopenico conforme ai dettami della moda.

Un altro problema, che deriva da quanto sopra espresso, è la tendenza alla totale negazione per una donna a cimentarsi in attività dove forza e potenza siano il fine dell’allenamento .

Continuano a ripeterci che l’unico modo per avere addominali e paravertebrali forti sia attraverso il Pilates senza neppure accennare che attività come la corsa ( 100 metri ), le arti marziali, la danza classica, l’allenamento con i pesi ad alta intensità ( non la ginnastica con i pesi che vi fanno fare nei “centri fitness”, quella con il Body Building non ha nulla a che vedere ), sono le attività che dovreste svolgere se quello che volete è un corpo bello, agile, scattante e magro,  non è certo passando una ora sul tapis roulant senza alcuna resistenza, magari mentre continuate a bere la vostra bevanda isotonica alla caffeina che raggiungerete una forma invidiabile.

Questi tipi di allenamento non contribuiranno di certo a diminuire l’ansia che affligge molte donne, anzi, la tendenza sarà quella di farla aumentare.

Il fattore eziologico della sindrome femminile da “corpo dismorfico” va quindi ricercato in un’educazione finalizzata alla disinformazione e alla creazione di uno stato continuo di ansia cronica.
Questo stile di vita, in molti casi patogenico, porta ad un progressivo esaurimento delle ghiandole  surrenali.

In America è stato riportato che la maggior parte delle donne che vengono considerate affette dalla sindrome da “corpo dismorfico”, vanno considerate, secondo quanto indicato da Freud, come affette da nevrosi, questa condizione può essere ancora più debilitante della sindrome da “corpo dismorfico”.

E’ poco probabile che molte di queste donne obese riuscirà a seguire un qualsivoglia tipo di programma di perdita di peso.

E ‘necessario da un punto di vista evolutivo, sia per gli uomini che per le donne, sviluppare adeguatamente la propria forza muscolare.

Inoltre, sappiamo bene che la bellezza è un fenomeno soggettivo, tuttavia, sappiamo anche che tutti i mammiferi per essere considerati sani, devono sviluppare un adeguato sistema muscolo-scheletrico.

Il nostro attuale stile di vita sedentario è causa di una sorta di auto-imposta sarcopenia.
A mio avviso mettere sulle copertine delle riviste di moda tipi fisici sarcopenici è lesivo e insultante all’immagine di una donna sana.

Sono le atlete che si cimentano in attività di potenza ( come quelle sopra descritte ), che dovrebbero essere prese ad esempio per la loro salute fisica e bellezza, e non i cadaveri sarcopenici che ci vengono sbattuti in faccia tutti i giorni chissà a quali scopi commerciali.

Una corretta salute emotiva e psicologica è subordinata ad una corretta attivazione del sistema endocrino/neurale che a sua volta è correttamente stimolato e attivato dalle attività di forza e potenza.

L’ ossessione della società moderna per la tecnologia, così come il nostro stile di vita ansioso e stressante, può essere esattamente quello che serve per generare un PIL sempre più alto ma, sotto un profilo evolutivo, compromette gravemente la nostra salute.

Il sollevamento pesi, la corsa ( 100 metri ), la danza classica e le arti marziali ( esistono anche altri sport su questa linea ) sono assolutamente necessari per ripristinare forza, bellezza, autostima e stabilità emotiva nelle donne.

E’ altresì necessario e auspicabile mettere da parte gli interessi commerciali che hanno determinato  nelle donne l’insorgere della sindrome “dismorfica del corpo” se vogliamo restituire loro un equilibrio psico/fisico naturale.

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