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Allenamento anti invecchiamento

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Allenamento anti invecchiamento

L’allenamento può influire sulla velocità di invecchiamento di un individuo?

Con certi tipi di allenamento si può rallentare l’invecchiamento, con altri addirittura lo si può accelerare, sembra incredibile, ma questo è quanto ci racconta la scienza oggi.

 

 

Nel caso dell’allenamento anti invecchiamento dovremo strutturare in maniera specifica il nostro training per massimizzare lo stimolo al mantenimento di uno status corporeo funzionale (ovvero migliorare la capacità aerobica, mantenere e se possibile aumentare la massa muscolare, mantenere l’elasticità articolare e preservare la salute di ossa e articolazioni), e nel contempo minimizzare l’impatto dell’allenamento sull’organismo (minimizzare le produzioni di radicali liberi, tanto dannosi se prodotti in maniera massiccia, favoriscono infatti i processi di invecchiamento).

Nella nostra visione, l’allenamento ad alta intensità è quanto di meglio possibile per ottimizzare l’allenamento anti invecchiamento: l’organismo è sollecitato in maniera sporadica (2 allenamenti alla settimana in media), in maniera breve, ma intensa (minimizzando l’impatto dei radicali liberi sull’organismo) e viene lasciato sufficiente tempo di recupero per la riparazione del danno muscolare e per preservare le articolazioni da eventuali infortuni e usure.

Se il cliente è un anziano e non si è mai allenato prima d’ora, chiaramente non sarà possibile da subito applicare programmi di allenamento ad alta intensità da subito, ma il soggetto andrà progressivamente condizionato e portato in una condizione aerobica ottimale a sostenere l’allenamento HIT (a completamento di questo articolo consigliamo anche questo link)

Potrebbe succedere che il cliente non arrivi mai a questa condizione, in questo caso occorre trovare un allenamento di compromesso che riesca a soddisfare (anche se parzialmente) i criteri per un invecchiamento ottimale.

L’allenamento può anche essere pro invecchiamento!

E’ il caso degli allenamenti aerobici protratti nel tempo: l’esempio classico di questi eccessi è il maratoneta, che presenta manifesti segni di invecchiamento in età precoce, già prima dei 40 anni, con evidente perdita di tessuto muscolare (funzionale allo sport effettuato), pelle invecchiata, articolazioni indebolite.

Anche se è un caso limite, l’esempio del maratoneta è utile per comprendere come l’esercizio sia in grado di dare effetti opposti in funzione di come viene effettuato.